
Si è tenuta nei giorni scorsi la presentazione del libro “Beirut Verona sola andata” di Robert El Asmar, un’opera nata in un periodo di profonda solitudine, come quello della pandemia da Covid-19. Nonostante le difficoltà e le prove affrontate, l’autore è riuscito a trasformare il dolore in un racconto di resilienza, speranza e integrazione nella società.
All’evento erano presenti personalità di rilievo, tra cui il Presidente Onorario dell’Istituto Italo-Libanese, Stefano Ticozzelli, il giornalista di guerra Francesco Semprini e la giornalista esperta di cronaca nera Ilaria Mura, che ha interpretato in modo intenso e toccante alcuni passaggi del libro.
Durante la serata, Robert El Asmar ha dichiarato:
“Ringrazio di cuore tutti i presenti. In questa sala ci sono persone che per me sono fondamentali, che mi hanno sostenuto nel difficile percorso di elaborazione del trauma attraverso la scrittura. Desidero essere una luce per tutti coloro che, nella solitudine e nella vergogna, mi hanno confidato le proprie esperienze di violenza e sofferenza, spesso vissute in contesti familiari disfunzionali. Nessuno dovrebbe portare addosso una ‘lettera scarlatta’ per il proprio passato. Al contrario, è necessario garantire accoglienza, supporto e un percorso di recupero dell’identità, grazie a strutture adeguate e alla vicinanza di chi comprende profondamente queste ferite.”
L’autore ha infine annunciato la sua intenzione di dar vita a una fondazione, con l’obiettivo di offrire un supporto concreto a chi si trova in situazioni di emarginazione e sofferenza:
“Voglio creare una realtà che sia una risposta concreta in un mare di solitudine.”