
(AGENPARL) – ven 07 marzo 2025 L’ARTIGIANATO IN “ROSA” DELLA MARCA TREVIGIANA: 3.562 LE IMPRESE GESTITE DA DONNE
Sono il 16,4% del totale delle imprese artigiane, dato che colloca la provincia al quarto posto in Veneto e al 36° in Italia rispetto alle imprese a conduzione femminile. Le donne con cariche nell’artigianato sono 6.537, pari al 22,7% del totale
I settori con le maggiori cariche “al femminile” sono i servizi alla persona (45,1%), il manifatturiero (33,1%), le costruzioni (10,8%), i servizi alle imprese (10,1%), altro (0,9%)
Barbara Barbon, presidente del Movimento Donne Impresa Confartigianato Imprese Marca Trevigiana: «L’imprenditoria femminile è un motore fondamentale. Le donne imprenditrici sono protagoniste di un cambiamento che sta riducendo il gender gap. Chiediamo alla politica di ascoltare le nostre ragioni e di investire in un concreto sostegno all’imprenditoria femminile affinché diventi davvero un pilastro della politica economica»
Parla al femminile l’artigianato della Marca Trevigiana. Le imprese gestite da donne sono 3.562, pari al 16,4% del totale delle imprese artigiane, dato che colloca la provincia al quarto posto in Veneto e al 36° in Italia rispetto alle aziende a conduzione femminile. Una presenza da protagoniste, come conferma il dato delle donne che hanno cariche nelle imprese artigiane: sono 6.537, pari al 22,7% del totale delle cariche.
I dati del centro studi di Confartigianato Imprese Veneto in occasione della giornata della donna. «Le nostre rilevazioni», sottolinea Barbara Barbon presidente del Movimento Donne Impresa «dimostrano che l’imprenditoria femminile è un motore fondamentale per la Marca Trevigiana. Le donne imprenditrici sono protagoniste di un cambiamento che sta riducendo il gender gap. Mostrano anche alle nuove generazioni che le aspirazioni possono diventare realtà, anche rompendo gli stereotipi di genere nel mondo dell’impresa. Tuttavia, nonostante i progressi, siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare per rimuovere le difficoltà che ostacolano le donne».
Lo dimostra il dato provinciale sull’occupazione femminile, fermo nel 2023 al 59,8%, al di sotto della media veneta (62,8%) e sopra quella nazionale (52,5%). Ma è proprio l’artigianato il settore dove le donne possono dire la loro, soprattutto in ruoli di responsabilità aziendale. Delle 6.537 donne con cariche, la maggioranza, il 43,8%, sono infatti titolari, a seguire il 37,2% ha ruolo di socio, il 15,9% di amministratrici, mentre il 3,1% ricopre altre cariche.
Il comparto dove le donne con responsabilità aziendali sono più rappresentate sono i servizi alla persona: sono 2.946, pari al 45,1%. Seguono il manifatturiero, con 2.166 donne con cariche (33,1%), le costruzioni con 706 (10,8%), poco distanti i servizi alle imprese con 663 (10,1%), mentre le restanti 56 donne con cariche (0,9%) sono sparpagliante in altri settori.
«Non chiediamo trattamenti di favore», sostiene la presidente Barbon, «ma il rispetto di diritti che spesso restano sulla carta. È fondamentale che si attuino politiche concrete, a cominciare da un welfare che risponda alle esigenze delle donne. E, soprattutto, è urgente affrontare i problemi comuni con i colleghi uomini, come fisco, burocrazia, accesso al credito e infrastrutture, per consentire a tutte le imprenditrici di crescere e prosperare. Chiediamo alla politica di ascoltare le nostre ragioni e di investire in un concreto sostegno all’imprenditoria femminile, affinché diventi davvero un pilastro della politica economica di questo Paese».