
(AGENPARL) – gio 06 marzo 2025 19bisa.2025
6 marzo 2025
Comunicato stampaAll’università apre lo sportello del centro antiviolenza Petra
Lo spazio, con sede a Palazzo Giuliari, è stato inaugurato giovedì 6 marzo dal magnifico rettore Pier Francesco Nocini
e dal sindaco di Verona Damiano Tommasi
Un nuovo sportello per l’accoglienza, l’informazione e il primo ascolto delle donne vittime di violenza è stato inaugurato giovedì 6 marzo a Palazzo Giuliari. Questo è stato possibile grazie alla collaborazione tra l’Università e il Comune di Verona, segnando un ulteriore passo significativo nella lotta contro la violenza di genere.
Il servizio è stato presentato questa mattina in conferenza stampa dal magnifico rettore Pier Francesco Nocini e dal sindaco di Verona Damiano Tommasi, insieme alla vicesindaca e assessora comunale alla Parità di genere Barbara Bissoli e ad Alessandra Cordiano, referente del rettore alla Sostenibilità sociale, che con Nicoletta Zerman, delegata del rettore alla Comunicazione, ai rapporti istituzionali e al post lauream, sarà una delle due figure istituzionali di riferimento dell’ateneo per la gestione e il coordinamento delle attività. Presente anche Irene Lupi, presidente del Consiglio studentesco.
A gestire lo sportello sarà il personale del Centro antiviolenza Petra (Pratiche Esperienze Teorie Relazioni Antiviolenza) del Comune, con l’obiettivo di offrire supporto e assistenza alle vittime di violenza. L’iniziativa riflette l’impegno delle due istituzioni verso la sensibilizzazione e il sostegno alle donne, in un contesto universitario sempre più attento a temi di rilevanza sociale.
L’accordo, della durata di due anni, gode anche di un contributo economico della Regione Veneto, che ha stanziato un finanziamento complessivo di 50 mila euro per tutti i quattro atenei veneti nell’ambito della legge regionale n. 5 del 2013.
Il servizio sarà operativo da giovedì 13 marzo e sarà gestito da personale qualificato, tra cui psicologhe, psicoterapeute, assistenti sociali educatrici, per garantire un’assistenza adeguata e rispettosa delle esigenze delle vittime. Sarà un punto di informazione, accoglienza e primo ascolto a cui potrà rivolgersi la componente femminile della comunità universitaria in forma riservata e anonima.