
Sistema pericoloso che rischia di danneggiare settore costruzioni
“Si chiuda definitivamente la vicenda sul decreto Salva Milano bocciandola”. E’ quanto dichiara il segretario generale della Fillea Cgil Antonio Di Franco all’indomani dell’inchiesta e dei provvedimenti cautelari emessi dal gip Mattia Fiorentini. Accuse sono di corruzione, frode processuale, depistaggio e falso per 16 progetti immobiliari. “La procura usa la parola ‘sistema’ per descrivere quanto successo attorno alla commissione Paesaggio. Dopo i gravi fatti emersi oggi dalla magistratura è evidente che non ci sono le condizioni per andare avanti in una discussione sul ddl Salva Milano. “Come sindacato nazionale degli edili, abbiamo manifestato sin da subito la nostra aperta contrarietà al provvedimento – spiega il segretario – prima sostenendo l’appello firmato da 140 urbanisti, giuristi e poi con manifestazione di piazza. L’inchiesta sulla speculazione edilizia a Milano, rafforza la nostra idea sul provvedimento. Il Salva Milano è un tentativo di derogare a interpretazioni estensive norme e leggi urbanistiche, al fine di approvare un provvedimento nazionale che di fatto rappresenterebbe un condono edilizio ad ampio raggio. Quindi una nuova sanatoria tesa a deregolamentare il settore, aprendo le porte a speculazioni, corruzione e lavoro nero. Il rischio è quello riportare il Paese indietro di trent’anni’”. “L’impianto accusatorio è troppo grave per difendere ancora la legge – afferma la Fillea Cgil – che ha già avuto il via libera definitivo alla Camera ed è bloccata al Senato. Il termine per la presentazione degli emendamenti è slittato al 12 marzo. Il provvedimento è sbagliato perché basato su principi di natura urbanistica mai condivisi dalla Fillea Cgil in termini di rigenerazione e qualificazione, lontani da una visione sociale sostenibili per tutti non per pochi”. Infine, “Abbiamo piena fiducia nella magistratura e nel suo operato anche per tutto quello che c’è dietro molti cantieri milanesi, ovvero sfruttamento della manodopera spesso sottopagata, male inquadrata e sotto ricatto di caporali senza scrupoli”.