
“L’ignobile gesto antisemita che ha preso di mira il cantiere del Museo della Shoah è un oltraggio alla memoria in una città, Roma, che ha conosciuto la deportazione e la persecuzione, e dimostra l’accanimento di un antisemitismo che non perde occasione per manifestarsi. Assistiamo ormai a una ripetitività dell’odio antiebraico che si nutre della disinformazione e propaganda filo-palestinese, ma che affonda le radici nella negazione pura e semplice dei valori basilari della vita e dell’umanità. La stessa negazione che si è espressa alla massima potenza il 7 ottobre e viene brutalmente prolungata, giorno dopo giorno, sugli ostaggi israeliani ed ebrei ancora nelle mani dei terroristi di Hamas.”