
(AGENPARL) – mer 05 marzo 2025 *VERTENZE PUGLIESI: IL PRESIDENTE EMILIANO INCONTRA A ROMA IL MINISTRO URSO*
“Su ex Ilva abbiamo avuto assicurazione che in 4 anni verrà compiuto il
processo di totale decarbonizzazione della fabbrica con totale salvaguardia
dei livelli occupazionali. Questo è un ottimo risultato. Su Versalis
Brindisi abbiamo chiesto di rinviare la chiusura del cracking in attesa che
l’Unione Europea decida in che maniera intervenire sulla crisi che rende la
chimica di base europea non competitiva; sul tema è già prevista una
riunione dei ministri europei.
Sulla vertenza Leonardo a Taranto-Grottaglie abbiamo riferito i nostri
timori riguardo alla individuazione di partner che dovessero entrare nel
capitale di Leonardo e che in qualche modo rischino di sottrarre tecnologia
e professionalità alla stessa Leonardo.
Se il problema è solo finanziario, credo ci possano essere alternative,
anche in vista purtroppo delle politiche di riarmo di tutta l’Unione
Europea.
Per la crisi dell’automotive, soprattutto a Bari, abbiamo proposto di
costituire tra la Regione Puglia e il Ministero un’unità strategica che
valuti tutte le proposte di reindustrializzazione anche fuori dal settore
dell’automotive, partendo dalle professionalità e dagli impianti già
presenti nel territorio, essenzialmente Bosch, Getrag e Magneti Marelli.
Nell’insieme è stato un incontro abbastanza positivo”.
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano al
termine dell’incontro con il ministro delle Imprese e del Made in Italy
Adolfo Urso, che si è tenuto nella sede del Mimit a Roma, per discutere
delle quattro principali vertenze pugliesi: ex Ilva di Taranto, Leonardo di
Grottaglie, Versalis di Brindisi e il polo dell’automotive concentrato
nella zona industriale di Bari. Alla riunione hanno partecipato anche gli
assessori allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, e all’Ambiente e
Crisi industriali, Serena Triggiani, e il presidente della Task force
regionale per le crisi industriali Leo Caroli.
“La questione sulla quale siamo più combattivi è quella del rinvio della
chiusura del cracking Versalis – ha aggiunto il presidente Emiliano –
perché pensiamo davvero che sia nell’interesse del nostro Paese e
dell’Unione Europea mantenere la chimica di base nella nostra capacità
produttiva. Comprare all’estero le materie prime per poi farle lavorare
alle nostre imprese può sembrare un modo per risparmiare a breve, ma nel
momento in cui consolidiamo monopòli che non controlliamo, i prezzi
rischiano di scapparci di mano”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti sulla vertenza ex Ilva, Emiliano
ha affermato che “bisogna fare in modo che la procedura di
decarbonizzazione si concluda nei tempi previsti in modo positivo. Sono
rassicurato dal fatto che il ministro mi ha confermato che si devono
compiere nei quattro anni gli investimenti sul DRI, la nuova tecnologia che
consente di produrre acciaio dal minerale e non dal rottame ferroso e in
grado di sostituire il ciclo integrale. E questa procedura coinvolgerà
l’acquirente. Così è previsto dal bando.
Inoltre abbiamo anche chiesto che il governo mantenga una sua
partecipazione nell’azienda e mi pare che anche da questo punto di vista
che il ministro Urso ci abbia dato buone speranze”.
Link video dichiarazione Emiliano
*http://rpu.gl/o3yQi *
Link video immagini incontro
*http://rpu.gl/46sw0 *