
Bruxelles, 4 mar – “Preoccupante la deriva bellicista intrapresa dall’Unione Europea, che mentre l’America di Trump lavora per la pace e parla di fine del conflitto in Ucraina, corre al riarmo e parla di soldati al fronte. Investire nella difesa è importante, ma è prerogativa dei singoli Paesi, non della Commissione europea: allarmante anche che Ursula Von der Leyen proponga di investire in armamenti sottraendo risorse ai fondi di coesione, che sarebbero in realtà destinati a promuovere sviluppo economico e sociale degli Stati membri. L’Ue non riesce a reperire fondi per le altre priorità, ma trova 800 miliardi per il riarmo? Una escalation militare inquietante, che non è per nulla proporzionale agli sforzi effettuati da Bruxelles, negli ultimi tre anni, per fare sì che la diplomazia si sostituisca ai fucili e alle bombe: se qualcuno in Europa vuole la terza guerra mondiale, non lo fa a nostro nome”.
Così dalla Lega al Parlamento europeo.