
(AGENPARL) – sab 01 marzo 2025 PROVINCIA DELLA SPEZIA
COMUNICATO STAMPA
LA PROVINCIA DELLA SPEZIA AGIRÀ CONTRASTANDO IL RICORSO DEL GESTORE ACAM CONTRO LA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE SULL’IDRICO
L’ENTE HA APPROVATO UN LIMITE DEGLI AUMENTI ALL’INTERNO DEL QUADRO NORMATIVO, QUINDI MANTENENDO LE SPECIFICHE DELL’AUTORITÀ ARERA
PERACCHINI: “E’ INACCETTABILE CHE SI CERCHI DI SPECULARE ULTERIORMENTE SULL’ACQUA. SU QUESTO COME AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE CI SIAMO GIÀ ESPRESSI LIMITANDO GLI AUMENTI AL MINIMO DEL 4%. DIFENDEREMO QUESTA SCELTA IN TUTTE LE SEDI”
La Provincia della Spezia, così come era stato già confermato al momento della votazione in sede di Consiglio provinciale, seguita dal pronunciamento di indirizzo dell’Assemblea dei Sindaci che aveva indicato la necessità di limitare al minimo consentito dalle norme l’aumento dei rincari in bolletta per il settore idrico, proseguirà l’azione a difesa degli utenti spezzini contrastando il ricorso che è promosso dal gestore Acam per ottenere l’annullamento, previa sospensiva, della deliberazione dello stesso Consiglio provinciale (del 27 dicembre scorso, per “approvazione schema regolatorio per il quarto periodo regolatorio”) che fissa al limite del 4 % il tetto massimo agli aumenti annuali delle tariffe idriche.
“Acam acque, nonostante gli utili e gli aumenti, vuole altri soldi dagli spezzini e, su questo, noi ci opporremo così come abbiamo fatto limitando al minimo i rincari in bolletta.
E’ inaccettabile che si cerchi di speculare ulteriormente sull’acqua. Su questo come Amministrazione provinciale ci siamo già espressi, a tutela dei cittadini utenti, garantendo comunque gli investimenti necessari al territorio. Ora, a fronte di una prevedibile azione promossa da parte del gestore Acam che mira solo a garantire i loro interessi speculativi, in contrasto con la nostra linea a tutela dei cittadini, proseguiremo contestandola in tutte le sedi necessarie.
Non è infatti concepibile che, a fronte della gestione di un bene pubblico, quelli che sono costi che andrebbero imputati direttamente al gestore, all’interno di quello che è anche un normale rischio di impresa, siano invece scaricati direttamente sugli utenti finali e quindi sulle economie delle famiglie. Una posizione ben chiara che sosterremo in maniera decisa anche a fronte di ciò che hanno fatto le forze del centrosinistra che, in fase di votazione, hanno praticamente aiutato la linea portata avanti dal gestore.
_ spiega il Presidente Pierluigi Peracchini _
In questi ultimi due mesi abbiamo già interessato a livello nazionale sia l’Unione delle Province d’Italia che l’Associazione nazionale dei Comuni d’Italia affinché si inizi un percorso di riforma di quella che è una gestione delle tariffazioni, nel sistema di calcolo, previsto per il settore idrico dalla autorità nazionale Arera. Lo abbiamo fatto a tutela dei cittadini, partendo da una posizione forte espressa a sola maggioranza dal Consiglio provinciale spezzino, sostenuta dall’indirizzo che ci è arrivato dai Sindaci presenti in sede di Assemblea provinciale e dalle associazioni del settore che abbiamo coinvolto.
Il ricorso presentato dal gestore contro quella decisione era previsto e pertanto non ci trova impreparati. Abbiamo approvato un limite degli aumenti all’interno del quadro normativo, quindi mantenendo ciò che le specifiche dell’autorità Arera hanno stabilito, ma ovviamente limitandolo al 4% ed operando sulla base di un concetto che vede come primo obiettivo la tutela dei consumatori e non l’interesse speculativo di un’azienda che ha come proposito quello di fare utile e che aveva indicato aumenti annui del 9,5%.
Siamo certi che questa sia una battaglia giusta e necessaria per tutelare i cittadini spezzini per non gravarli di costi che invece vanno addebitati direttamente al rischio di impresa del gestore e agli utili che in questi anni avrà garantiti. Per questo oltre a portarla avanti in tutte le sedi istituzionali EA livello nazionale lo faremo anche contrastando quella che è una azione legale di parte che lo stesso gestore ritiene di portare avanti a tutela dei propri interessi che non sono quelli della nostra comunità.
Su questa linea abbiamo avuto in maniera chiara il mandato dei Sindaci spezzini, anche oltre quello che è il contesto di appartenenza o di schieramento politico. Ed anche se alcune forze politiche hanno tentato di costruire delle polemiche strumentali, solo per avere visibilità elettorale, noi siamo certi che la tutela degli interessi della comunità sia prioritaria su tutto e che debba essere portata avanti in modo unitario, senza guardare ad altri interessi o ad altri obiettivi.
_ conclude il Presidente provinciale Peracchini _
La nostra è sempre stata una posizione chiara e decisa a tutela degli spezzini, a fronte di questo abbiamo avuto invece atteggiamenti ambigui da parte delle forze del centrosinistra che per strada chiedevano, manifestando anche sotto la Provincia, la garanzia del limite minimo che noi abbiamo proposto al 4 %, ma contemporaneamente in sede di Assemblea dei Sindaci uscivano, di soppiatto al momento di pronunciarsi, dopo aver chiesto opere sui propri territori, per evitare di votare con la maggioranza contro i rincari ed il gestore, condividendo una linea unitaria. In ogni caso ognuno si assumerà le proprie responsabilità degli interessi che ha difeso, quelli degli utenti o dell’azienda, anche davanti ai cittadini.
Intanto il programma ed il piano degli investimenti procedono, stiamo anche realizzando la programmazione che riguarda varie opere legate ai finanziamenti PNRR che come Ato idrico abbiamo autorizzato proprio per le necessarie migliorie dell’acquedotto”.
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La Spezia, 1 marzo 2025
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Provincia della Spezia