
Ah, l’ironia della vita! In un’epoca in cui la memoria sembra sfuggire a chiunque, ecco che il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (GOI), Stefano Bisi, si trova a scrivere una lettera, sì, proprio una lettera, al Dr. Glen A. Cook, Segretario della Commissione per le Informazioni sul Riconoscimento della Conferenza dei Gran Maestri del Nord America. Ma cosa contiene questa missiva? Ah, un piccolo dettaglio che non poteva certo sfuggire ai più attenti: un malinteso da niente, riguardo al riconoscimento del GOI da parte delle Grandi Logge nordamericane.
Nel Rapporto 2025 della Commissione per le Informazioni sul Riconoscimento, una frase, che potrebbero definire piuttosto “fumosa”, afferma che le “Gran Logge italiane hanno ora fornito questo consenso”. Ma cosa intendevano? Si parla di consenso per riconoscere sia il GOI che la Gran Loggia Regolare d’Italia (GLRI). Ma chi lo sa? Perché il GOI, a quanto pare, non ne sa nulla. Eppure il Gran Maestro ci tiene a chiarire che il GOI “non ha MAI espresso alcun consenso”.
Il Gran Maestro Stefano Bisi, con la grazia e il tatto che lo contraddistingue, fa chiarezza sulla situazione. In un colpo solo, riafferma la solenne verità: il GOI e la GLRI non sono in amicizia (non si sa mai, magari qualcuno pensava a una grande riunione di famiglia con abbracci e caffè); i Fratelli del GOI non possono visitare le Logge della GLRI (e viceversa, per evitare fraintendimenti, come quello appena descritto).
Non solo una lettera, ma una vera e propria dichiarazione di intenti, in cui si chiede alla Commissione di correggere l’errore. Perché, se il Rapporto fosse ufficiale (il che, a quanto pare, non è del tutto certo), ci sarebbe bisogno di un aggiornamento urgente e di una precisazione che faccia giustizia.
In fondo, il GOI non vuole altro che una semplice cosa: chiarezza. E allora, caro Dr. Glen A. Cook, siatene certo: nessun “consenso” è stato mai concesso. Ma, se mai dovessero esserci dei dubbi, siamo sempre pronti a mettere in chiaro la situazione. E, nel frattempo, speriamo che le memorie di tutti si rinfreschino un po’. A saperlo, avremmo forse dovuto mandare una cartolina anziché una lettera!
Ah, le sorprese della vita massonica… Una domanda sorge spontanea: ma davvero si vuole distruggere il Grande Oriente d’Italia con queste lettere? Chiedo per un amico…