
La Russia possiede riserve di metalli delle terre rare sufficienti per migliaia di anni, ma per sfruttarle appieno è necessario sviluppare la domanda interna. Lo ha dichiarato Ruslan Dimukhamedov, presidente dell’Associazione dei produttori e consumatori di metalli rari e delle terre rare, in un’intervista rilasciata a TASS.
“Il Ministero delle Risorse Naturali conferma che le riserve già disponibili di metalli delle terre rare sono misurate in milioni di tonnellate. Tuttavia, la domanda interna ammonta solo a poche migliaia di tonnellate. Questo significa che le riserve attuali, anche senza ulteriori valutazioni, sono sufficienti per millenni. La vera sfida non è quindi nella quantità di risorse, ma nel loro sviluppo commerciale”, ha spiegato Dimukhamedov.
Sebbene il grado del minerale nei metalli rari e delle terre rare russi sia in linea con gli standard globali, la loro ubicazione rappresenta un ostacolo significativo. “La nostra geografia gioca a nostro sfavore”, ha osservato l’esperto. “Molti di questi depositi si trovano in regioni con logistica complessa e condizioni climatiche difficili. È quindi fondamentale investire nelle infrastrutture per rendere possibile lo sviluppo di questi giacimenti”, ha aggiunto.
L’industria delle terre rare è strategica per molteplici settori, tra cui l’elettronica, l’aerospazio e le energie rinnovabili. Lo sviluppo di queste risorse potrebbe non solo rafforzare l’autosufficienza della Russia in un settore chiave, ma anche renderla un attore di primo piano nel mercato globale delle terre rare.