
(AGENPARL) – gio 20 febbraio 2025 Agriturismo: Focus Turismo Verde-Cia La proroga al 10 marzo dei termini del
bando della Regione per gli agriturismi per Turismo Verde, Agenzia
Agrituristica della Cia-Agricoltori, è l’occasione per “tastare il polso”
del comparto agrituristico lucano. Sulla base degli ultimi dati Istat,
aggiornati al 2023, si conferma sia il carattere multifunzionale delle
aziende, sia un’articolazione dell’offerta economica che fa leva sulle
peculiarità culturali e paesaggistiche dei territori. In particolare,
emerge sempre più forte l’integrazione dell’offerta di alloggio,
degustazione e ristorazione, attività che rimangono il core-business di
queste strutture, con i servizi di equitazione, escursionismo, osservazione
naturalistica, trekking, mountain bike, fattorie didattiche, corsi vari,
attività sportive e altri servizi. In dettaglio in Basilicata sono 215 le
aziende agrituristiche attive (più 4 in un anno) per il 50% dirette da
donne, 180 quelle che offrono ospitalità ricettiva per 2.300 posti letto in
totale. Più del 50% le aziende collocate in montagna (110) seguite da
quelle in collina (73) e pianura (32). Tra le attività più diffuse
l’escursionismo (in 60 aziende), il trakking (in 47 aziende), l’equiturismo
(43), i corsi di cucina e di attività agricole (37), con 49 Fattorie
Didattiche. Di rilievo l’innovativa proposta di agri-campeggio: sono 325 le
nostre aziende che offrono la possibilità di piazzole attrezzate per
camper, roulotte e tende. Una nuova forma di turismo rurale che si sta
diffondendo. Per Turismo Verde-Cia l’agriturismo continuerà a rappresentare
una grande opportunità, per quanto riguarda la diversificazione del reddito
e delle opportunità di sviluppo per le aree rurali ed in particolare per
quelle più svantaggiate.
Da annotare le sei priorità, indicate come desiderata di ogni ospite in
agriturismo: il risparmio inteso come il giusto rapporto qualità-prezzo;
l’emozione, “l’ospite dopo il soggiorno in agriturismo, porta sempre nel
suo bagaglio una bellissima esperienza”; l’ambiente e la salute con
l’agriturismo immerso nella natura; il gusto con i sapori dei piatti e dei
prodotti presentati in agriturismo. Infine, la comodità e il relax con gli
agriturismi che hanno fatto dei passi enormi al riguardo e che devono e
possono ancora fare di più.
“L’agriturismo italiano è una eccellenza che va tutelata e che intendiamo
candidare come patrimonio immateriale Unesco, non a caso è il format più
copiato nel mondo”. Sulle motivazioni che hanno portato Turismo Verde-Cia a
intraprendere il percorso per candidare l’agriturismo italiano a patrimonio
immateriale Unesco, il presidente Mario Grillo aggiunge: “Stiamo lavorando
su questa candidatura vista la grande attenzione del mondo riguardo la
cucina sana, le tradizioni, il rispetto della terra e della sostenibilità.
La cucina contadina oggi porta con sé la sostenibilità, il rispetto della
natura è innato nel nostro lavoro di agricoltori. L’economia circolare
nelle aziende agricole è insita nel concetto di uso e riuso delle risorse
che è propria della cultura dei contadini”.