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(AGENPARL) – mar 18 febbraio 2025 *Lago Trasimeno, la ricognizione del Commissario Dell’Acqua e il confronto
con agli amministratori regionali e locali. Azioni urgenti e coordinate per
risolvere le criticità, stop alla logica emergenziale*
(aun) – Perugia 18 feb. 025 – Si è aperta martedì 18 febbraio con un
confronto presso il Museo della Pesca a San Feliciano, cui hanno
partecipato gli amministratori locali, le associazioni, i tecnici e i
cittadini dei Comuni del Lago Trasimeno e con la presenza degli assessori
regionali Simona Meloni e Thomas De Luca e del consigliere regionale
Christian Betti, la ricognizione al Lago Trasimeno del Commissario
straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al
fenomeno della scarsità idrica, Nicola Dell’Acqua. Un sopralluogo che
arriva a seguito dello sblocco di risorse finanziarie per circa un milione
di euro da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e
all’esito positivo delle analisi sulle acque di Montedoglio, che possono
rappresentare un pezzo importante degli interventi urgenti allo studio per
tutelare l’ecosistema del lago.
Dragaggi, pulizia delle sponde, sistemazione della rete di scolo, pesca
e acqua da Montedoglio: sono questi gli elementi essenziali di una
strategia più ampia che di cui si è parlato a San Feliciano e che ora sarà
al centro di una Conferenza dei servizi che il Commissario Dell’Acqua
intende convocare quanto prima e che, come è stato detto durante l’incontro
al Museo della Pesca, avrà tempi stretti e un carattere immediatamente
operativo.
“Ci sono delle attività da svolgere subito per dare un segnale a tutto
il Trasimeno e far capire che si possono avviare attività non impattanti
per sistemare l’attuale situazione e le sue criticità – ha detto il
Commissario Dell’Acqua -. Poi ci sono anche azioni a lungo termine da
avviare, a cominciare da una gestione integrata dell’ecosistema. Prima di
tutto, comunque, occorre chiudere l’accordo sull’acqua di Montedoglio. Ne
abbiamo parlato con la presidente della Regione Stefania Proietti e abbiamo
concordato che questo passaggio è necessario per dare la certezza al
Trasimeno di avere una disponibilità idrica che consenta al lago di essere
resiliente anche di fronte al cambiamento climatico e l’andamento delle
piogge. Per farlo serve l’acqua di Montedoglio che va adattata perché viene
da un altro bacino idraulico e occorre poi la pulizia dei fondali dai
sedimenti”.
Uscire da una logica emergenziale e dall’inerzia che ha contraddistinto
il passato è quello che ha sottolineato l’assessore regionale Thomas De
Luca: “È evidente che nessuna delle risposte che intendiamo adottare, presa
singolarmente, è risolutiva ma deve essere portata avanti nel suo
complesso. Ogni azione è fondamentale. E soprattutto quello che è
necessario è cambiare il paradigma: da una gestione emergenziale a una
gestione ordinaria – ha spiegato De Luca -. Lo sappiamo che è difficile, ma
in questo momento è fondamentale costruire una nuova normalità in cui la
manutenzione ordinaria dei fossi, le nuove opere adduttive, la gestione e
la governance dei fenomeni, siano qualcosa che anticipi le crisi idriche e
le emergenze. È evidente che i vincoli ambientali previsti dalla Direttiva
Habitat sussistono se l’habitat c’è: quindi tutelare la biodiversità vuol
dire agire. Non fare nulla significa trasformare il Trasimeno in una
palude. Dobbiamo agire presto con la prospettiva che non si ritorni all’inerzia
degli anni passati”.
Parla di una forte azione di sistema per la tutela e lo sviluppo del
Trasimeno anche l’assessore regionale Simona Meloni: “Occorre una terapia
d’urto per iniziare al meglio la stagione estiva del Lago. Questo è quello
che abbiamo già previsto con una delibera della Giunta regionale che ci
consente di avviare un’azione per l’ecosistema e la vivibilità del
Trasimeno. Un lago che è fatto di turismo, economia, pesca e sviluppo – ha
spiegato Meloni -. La visita del Commissario Dell’Acqua ci consente anche
di pianificare il futuro affinché non si ripetano più situazioni di
emergenza. Occorre un intervento normativo quadro con risorse annuali
stabili e che diano ogni anno certezza sulle attività che si possono
svolgere per mantenere il lago vivo, attivo e pulito. Dalla manutenzione
delle sponde fino ai dragaggi, il Trasimeno deve poter essere navigabile
con collegamenti verso le isole e valorizzare le sue attività economiche
consentendo anche quel ricambio generazionale di chi, in questa terra, vive
e investe da generazioni”.
La ricognizione del Commissario Dell’Acqua è poi proseguita fino a
concludersi con un meeting presso uffici Unione dei Comuni a Passignano sul
Trasimeno.
*//in allegato diversi momenti della ricognizione*