
(AGENPARL) – lun 17 febbraio 2025 Realizzato il 30 gennaio 2025 a Roma un convegno sulla
“Storie di truffe e di crisi del sistema economico-finanziario”
“Pe fare fortuna è necessario un po’ di sapere,
molto saper fare, e moltissimo far sapere; il
tutto imbottito di bugie”
Grillo Parlante – da Frate Indovino
by manlio marucci
Si è tenuto recentemente a Roma (30 gennaio 2025) un convegno di particolare interesse avente come tema “storie di truffe e di crisi” organizzato dall’Associazione of Certified Fraud Examiners, (ACFE) Central Italy Chapter https://www.acfe.com · che ha dato risalto ad un fenomeno ormai molto ricorrente al settore della finanza e delle attività illecite intraprese nei confronti di molti cittadini, famiglie ed imprese ignari dei danni economici loro arrecati.
L’occasione è stata anche per presentare la pubblicazione del libro del prof. E. Franza dal titolo “Le bolle finanziarie- Storie di truffe e di crisi”, (Università Internazionale per la Pace)* nel quale libro sono ricostruite sul piano storico le principali crisi del sistema economico e finanziario e conseguentemente della narrativa che ha generato comportamenti devianti con storie di truffe ben elaborate da attori disonesti.
Ho partecipato al Convegno come uno dei relatori che oltre al tema sulla genesi e natura delle crisi del sistema economico-finanziario e stata l’occasione per avere una dimensione sul piano storico e sociologico del fenomeno legato al tema oggetto del convegno.
Debbo dire che la letteratura sulle cause e concause delle crisi è abbastanza ricca e offre studi, ricerche e spunti di estremo interesse che costituiscono elemento di riflessione collettiva per affrontare la discussione su un terreno aperto, critico e produttivo per arricchire il dibattito in corso.
Nell’intervento ho ciato alcuni testi che hanno costituito uno strumento di conoscenza utile per inquadrare il problema. Da Ernesto Rossi, Borse e borsaioli, ed.Laterza del lontano 1961 in cui si poneva l’accento sulle operazioni predatorie condotte dai riders di borsa e della necessità di una riforma delle società per azioni nonché un controllo sui finanziamenti bancari da parte delle istituzioni finanziarie, ponendo l’accento sulla necessità di impedire l’accentramento di un enorme potere nelle mani di amministratori di società per azioni, a C.R.Morris, Crack, come siamo arrivati al collasso del mercato e cosa ci riserva il futuro, ed. Elliot,2008 con introduzione di L.Spaventa, sulla finanza strutturata (subprime loans) che hanno portato al collasso finanziario del 2008.
Di particolare interesse è il testo, edito da Il Sole 24 ore, del 1987, di Bastasin-De Paolini, Crack in borsa, rievocando la storia del crollo dell’ottobre 1987. Come altrettanto illuminante è il lavoro di ricerca condotta da Franco Stefanoni, Finanza in crac-dai cavalieri neri al Cirio jumk bond, trent’anni di grandi truffe e risparmio tradito; Editori Riuniti, 2004 circa la perdita del patrimonio finanziario causato da professionisti, manager e imprenditori senza scrupoli. Malafinanza così definita: attraverso gli yuppie e gli imbonitori tv degli anni ottanta e novanta, le Sim che regalano fregature, fino al disastro Cirio e Parmalat; fino ai titoli atipici, obbligazioni spazzatura e azioni spericolate di borsa.
Molto istruttiva anche la ricostruzione fatta da Gabriele Franzini nel libro, L’assalto al cielo, ascesa e caduta di Bipop-Carire; Editori Riuniti, 2003 in cui si racconta il più grave scandalo finanziario della storia italiana dai tempi del crac del Banco Ambrosiano, lamentando uno scarso intervento da parte degli organismi di vigilanza.
Dal lato della tutela dei piccoli risparmiatori truffati, invece, vi è una fedele ricostruzione fatta da Paola Pàmpana, I signori della truffa. Storia di risparmiatori scippati, bancarotte, società a delinquere, processi traditi, raccontati da un avvocato; Editori Riuniti 2002. Infatti partendo dalla bancarotta Otc-Previdenza di L.Sgarlata, dalla bancarotta di Italfin fiduciaria,,da Zoppi Sim,dalla Sfa, fino alla bancarotta di Gerardi Sim, l’autrice ricostruisce in modo analitico la realtà del mondo del risparmio gestito e le logiche legate all’aspetto di come la magistratura abbia trattato tali scandali.
Un’altra testimonianza ci è stata offerta dal libro edito da Laterza, Euforia e panico,storia delle crisi finanziarie, di C.P. Kindlererger del 1981, che ricostruisce negli ultimi tre secoli la nascita delle crisi finanziari e ipotizzando come combatterle.
Un titolo che assume un carattere provocatorio, invece, è quello di Paolo Ferrero, La truffa del debito pubblico; Ed.Derive Approdi,2014, un breve pamphlet che va letto con dovizia e spirito critico per le tesi ivi contenute.
Un quadro del fenomeno delle crisi, di cui vale la pena ricordare, circoscritto alla grande depressione degli anni trenta del secolo scorso sotto l’aspetto politico, è stato sinteticamente offerto da Livio Maitan che nel breve saggio, La grande depressione (1920-1932) e la recessione degli anni ’70, editore Savelli, ne dà un’interpretazione delle cause strutturali e non congiunturali delle dinamiche legate allo sviluppo economico e alla formazione delle crisi.
L’importanza di aver portato all’attenzione del pubblico il tema oggetto del Convegno, oltre ad essere da stimolo e approfondimento per tutti gli addetti ai lavori, è stato utile inquadrarlo anche in un contesto più generale individuandone le ragioni strutturali: dalla nascita del sistema capitalistico fino ad arrivare ai nostri giorni. Le ragioni di voler affrontare il problema – dal mio punto di vista – con gli strumenti dell’analisi sociologica e politica risiedono anche in un rapporto complessivo legato allo sviluppo del modello della società moderna che presenta certamente differenziazioni e modi operativi di come viene percepita la ricchezza ed il suo valore sociale.
Se la logica di fondo, infatti, è quella legata alla massimizzazione del profitto, oggi più che mai, l’asse di attenzione si è spostato non tanto sui mezzi di produzione della ricchezza, quanto della sua equilibrata distribuzione tra le classi sociali. A maggior ragione se le variabili significative legate ad aumentare il livello di ricchezza si è spostato nel settore della finanza con tutti i meccanismi innovativi dell’applicazione della tecnologia avanzata e di recente con gli strumenti dell’AI.
Certamente, se il terreno di confronto attualei si è posto su diversi assi settoriali: dalla finanza strutturata alla complessità dei prodotti assicurativi, soprattutto nel ramo vita, l’attenzione va vista in questo nuovo quadro. Su questo versante l’organizzazione professionale Federpromm è intervenuta spesso affinché la vigilanza abbia maggiori capacità di intervento nella tutela preventiva dei risparmiatori ed investitori. Il caso della compagnia Eurovita e la recente crisi della compagnia slovacca Novis che ha coinvolto circa 19 mila clienti in Italia e quella luxemburghese FWU Life Insurance Lux S.A ne sono state una testimonianza importante sulla affidabilità di tali prodotti assicurativi e/o finanziari.
Ma la maggiore attenzione oggi – di cui lo stesso presidente della Consob P.Savona ha messo più volte in guardia, facendone un cavallo di battaglia a livello istituzionale – credo sia quella da dedicare all’applicazione dei nuovi strumenti collegati alle monete virtuali e alle piattaforme di negoziazione che non offrono sicurezza nella attività svolte, sia in termini di trasparenza che di regolamentazione.
In conclusione – se si vogliono comprendere in modo oggettivo – i legami tra le varie componenti che hanno determinato e tuttora determinano squilibri monetari e finanziari, non possiamo procedere ad una analisi settoriale della diversa composizione di come sono formati e composti i vari strumenti finanziari che ne determinano poi sul piano commerciale la loro collocazione al vasto pubblico dei risparmiatori.
Una solida educazione finanziaria, sicuramente può attenuare il fenomeno delle truffe.
Roma 17-02-2025
——————————————- a cura della Redazione —————————————
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