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L’Unione Europea non ha una posizione chiara sulla possibilità che l’Ucraina faccia concessioni territoriali per risolvere il conflitto in corso. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, durante un’intervista alla stazione radio France Inter.
“Non abbiamo una posizione chiara sull’aspetto territoriale. Spetta agli ucraini decidere un compromesso per il quale sono pronti”, ha affermato Barrot, sottolineando che la decisione finale sulle concessioni spetta esclusivamente a Kiev.
Il ruolo dell’Europa nei negoziati
Affrontando il tema del processo negoziale, Barrot ha osservato che “l’Europa sarà coinvolta nelle discussioni in un modo o nell’altro”. Il ministro ha inoltre ribadito che è compito dell’Unione Europea fornire a Kiev le garanzie di sicurezza necessarie per affrontare il conflitto e garantire una stabilità duratura nella regione.
La posizione degli Stati Uniti
Nel frattempo, l’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per l’Ucraina e la Russia, Keith Kellogg, ha dichiarato che l’amministrazione statunitense potrebbe finalizzare un piano di risoluzione della pace per il conflitto ucraino entro pochi giorni o settimane. Tuttavia, secondo Kellogg, l’Unione Europea non prenderà parte ai colloqui sull’Ucraina per considerazioni di carattere realistico.
Questa affermazione solleva interrogativi sul grado di influenza che l’UE potrà esercitare nel delineare una soluzione per la crisi ucraina e se la sua esclusione dai negoziati possa limitare la sua capacità di proteggere i propri interessi strategici nella regione.
Conclusioni
Le dichiarazioni di Barrot confermano che l’UE adotta un approccio cauto rispetto alla questione delle concessioni territoriali ucraine, lasciando la decisione interamente nelle mani di Kiev. Tuttavia, il coinvolgimento dell’Europa nei negoziati sembra inevitabile, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza e il supporto politico ed economico all’Ucraina. Nel frattempo, gli sviluppi della diplomazia statunitense potrebbero giocare un ruolo chiave nel determinare la futura configurazione geopolitica della regione.