
(AGENPARL) – ven 14 febbraio 2025 Comunicato stampa
Dal 1997 A tuttoggi sono stati eseguiti 58 trapianti di midollo
Giornata Mondiale contro il cancro infantile: 30 i casi trattati ogni anno
al Policlinico di Modena
Attualmente la probabilità di guarigione a cinque anni dalla fine delle
terapie in Italia è oltre l80%. Limportanza del supporto psicologico e
delle attività del volontariato in reparto
Modena venerdì 14 gennaio 2025 A Modena sono circa trenta i casi di
pazienti affetti da neoplasie infantili che dal territorio provinciale, ma
in alcuni casi anche italiano e fuori nazione, si rivolgono
allOncoematologia Pediatria dellAOU di Modena. Il dato fa da cornice alla
Giornata Mondiale contro il cancro infantile che ricorre domani, sabato 15
febbraio. A Modena la Pediatria del Policlinico si prende cura da sempre dei
tumori infantili, fin dal 1960, anno a cui si fanno risalire i primi
registri, pur in assenza, allora, di cure efficaci. Dal 1980 lUnità
Operativa di oncoematologia pediatrica tratta neoplasie infantili e si è
associata fin dalla sua fondazione con AIEOP (Associazione Italiana di
Ematologia e Oncologia Pediatrica) in una rete di centri di cura italiani
coordinati insieme.
Prenderci cura dei bambini malati di tumore e delle loro famiglie spiega
il dottor Pier Luca Ceccarelli, Direttore della Chirurgia Pediatria e del
Dipartimento Materno Infantile è una delle attività fondamentali del
nostro Dipartimento, che impegna medici, chirurghi e personale
infermieristico. È importante ricordare i tanti passi avanti fatti in questi
anni e le sfide ancora aperte in questo ambito.
Il Policlinico collabora strettamente con ASEOP-Associazione per il Sostegno
dellOncoematologia Pediatria, che ha un forte ruolo di supporto ai nostri
bambin, sia tramite donazioni tramite il supporto offerto alle famiglie,
grazie anche alla Casa di Fausta, fondamentale per ospitare le famiglie che
vengono a Modena da tutta Italia. Fin dagli anni 80 nel nostro reparto si
sono avvicendati volontari che hanno a cuore il tempo ospedaliero dei
bambini per riempirlo di vita normale, giochi, letture e svago. Negli anni
si è poi via via strutturato un percorso consolidato che guarda alle diverse
esigenze dei bambini: lo Spazio Incontro, emanazione dei Servizi
allInfanzia del Comune di Modena, La Scuola Ospedaliera, un vero e proprio
Polo Scolastico per le attività didattiche della Primaria, che permette ai
bambini di proseguire le lezioni scolastiche, il raccordo con la loro scuola
di origine e la attivazione della istruzione domiciliare.
In Italia spiega il prof. Lorenzo Iughetti, Direttore della Pediatria e
della Pediatria ad Indirizzo Oncoematologico del Policlinico – si ammalano
circa 1500 bambini allanno (0-14 anni) e 900 adolescenti (14-18 anni). I
notevoli progressi avvenuti negli ultimi decenni nellambito
delloncoematologia pediatrica hanno portato ad un progressivo miglioramento
della sopravvivenza nel corso degli anni, permettendo così di guarire ad un
numero sempre crescente di pazienti. In Italia si stima unincidenza annua
di 16,8/100.000 abitanti in età pediatrica. Le patologie più frequenti nei
bambini (0-14 anni) sono le leucemie, seguite da tumori cerebrali, linfomi,
neuroblastomi, sarcomi, tumori ossei e renali; negli adolescenti (15-19
anni) i linfomi di Hodgkin, seguiti da carcinomi della tiroide, leucemie,
tumori a cellule germinali, linfomi non-Hodgkin, melanomi, tumori cerebrali,
sarcomi delle parti molli, tumori ossei, tumori renali e tumori epatici.
Attualmente gli fa eco il dottor Giovanni Palazzi, Referente della
Pediatria ad Indirizzo Oncoematologico – la probabilità di guarigione a 5
anni dalla fine delle terapie è dell82% per i bambini e dell86% per gli
adolescenti. Questi successi terapeutici sono stati ottenuti con percentuali
differenti a seconda del tipo di tumore. La prognosi è decisamente migliore
per la leucemia linfoblastica acuta e linfoma di Hodgkin rispetto ad altri
tipi di tumore. I bambini non sono dei piccoli adulti nemmeno in senso
farmacologico. Per tale motivo luso dei farmaci nellinfanzia deve
attendere lesito delle prove di efficacia nella popolazione adulta. Per
tale motivo dotarsi degli strumenti per sperimentazioni, sempre nella
sicurezza prime di tutto del paziente, è cruciale nellera moderna. Anche la
nostra Azienda è impegnata in un vasto processo che la possa portare ad
aderire sempre di più allaccesso alle sperimentazioni innovative anche in
ambito pediatrico.
Questi lusinghieri risultati sono legati a un grande sforzo collettivo che
richiede professionalità adeguate, uso dei farmaci con attenzione alle
peculiarità dellorganismo infantile, adattamento dei contesti quali sale
operatorie, reparti, strumentazioni. La Pediatria ad Indirizzo
Oncoematologico si avvale della collaborazione dei professionisti che
concorrono ai processi di cura: la pediatria tutta con le singole
professionalità e specialità, la chirurgia pediatrica, la neonatologia e le
altre chirurgie e reparti specialistici dellazienda, la radioterapia,
lematologia e oncologia delladulto con cui collabora. Dal 1997, vengono
effettuate procedure di trapianto di cellule staminali emopoietiche
avvalendosi della collaborazione con il Servizio trasfusionale per la
preparazione e stoccaggio delle cellule. A tuttoggi sono stati eseguiti 58
trapianti su bambini.
Lavvento di una medicina sempre più personalizzata (trattamento
cellulo-mediato, farmaci biologici) è una realtà a cui possono accedere
anche i pazienti pediatrici e che viene utilizzata in tutti i centri di
cura, compresa la nostra U.O. Tale rete ha permesso il conseguimento di
successi attraverso protocolli sempre più condivisi sia a livello nazionale
prime che internazionale poi. Attualmente, lAOU di Modena partecipa a 20
protocolli nazionali e internazionali di terapia.
Il sostegno psicologico
La complessità della diagnosi e del processo di cura coinvolge il bambino
come lintera famiglia. La oncologia pediatrica da sempre si è posta il
problema del sostegno del bambino che va dalla comprensione della malattia
alla accettazione della cura, secondo la varietà delle acquisizioni
neuropsicologiche delle varie età infantili. Anche a Modena da sempre il
Servizio di Psicologica Ospedaliera dellAzienda Ospedaliero Universitaria
di Modena affianca lattività di reparto con uno psicologo che lavora a
fianco di medici e infermieri, nel sostegno dei bambini e degli adolescenti,
dei genitori e delle famiglie (fratelli) che partecipano a distanza alla
cura.
Il follow-up
In Italia oggi vivono quasi 50000 persone guarite da tumore in età
pediatrica, numero in progressivo aumento in quanto ogni anno si aggiungono
circa 1200 persone in più. Hanno unetà variabile tra 6 anni e oltre 60
anni, e anche letà cronologica continua ad aumentare.
Guarire non è abbastanza: un bambino guarito da tumore ha davanti a sé
molti anni di vita ed è nostra responsabilità garantirgli una qualità di
vita il più normale possibile, oltre che il più lunga possibile. Man mano
che ci si allontana dalla data di fine terapia, la probabilità che la
malattia possa ripresentarsi tende a ridursi mentre aumenta la possibilità
che possano manifestarsi effetti tardivi delle terapie somministrate
soprattutto considerando che vengono somministrate a soggetti in
accrescimento. Il rischio di sviluppo di questi effetti tardivi è
individuale e dipende dal tipo e sede del tumore, dalletà al momento del
trattamento, del tipo di chemioterapia e dalle dosi somministrate, dalla
radioterapia e dagli interventi chirurgici subiti. Possono avere un maggior
rischio di sviluppare patologie croniche (cardiopatie, problemi ortopedici,
endocrinologici, renali, di fertilità
), alterazioni in ambito
neuro-cognitivo e/o secondi tumori. Pertanto, oltre che i controlli
oncologici per il controllo della malattia di base, devono essere eseguiti
controlli per valutare linsorgenza di questi effetti a distanza.
Gabriele Sorrentino
Ufficio Relazioni con la stampa e i media
Servizio Comunicazione e informazione
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