
(AGENPARL) – gio 13 febbraio 2025 None [1] Servizio stampa ** Parlamento europeo **
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Comunicato stampa 13-02-2025 Tornata AFET None [7] RDC: sospendere l’accordo UE-Ruanda sulle materie prime critiche
• L’occupazione di Goma viola la sovranità e l’integrità territoriale della Repubblica Democratica del Congo
• Riprendere immediatamente le operazioni umanitarie
• Perseguire i responsabili di crimini di guerra
• Sostegno ai processi di pace di Luanda e Nairobi
Il governo ruandese deve ritirare le sue truppe dal territorio della Repubblica Democratica del Congo e cessare la cooperazione con i ribelli dell’M23, afferma il Parlamento.
In una risoluzione non legislativa adottata giovedì con 443 voti favorevoli, 4 contrari e 48 astensioni, i deputati condannano fermamente l’occupazione di Goma e di altri territori nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo (RDC) da parte dei ribelli dell’M23 e delle forze di difesa ruandesi in quanto violazione inaccettabile della sovranità e dell’integrità territoriale della RDC.
I deputati denunciano gli attacchi indiscriminati che coinvolgono armi esplosive, nonché uccisioni illegali, stupri e altri palesi crimini di guerra nelle aree popolate del Nord Kivu da parte di tutte le parti. Deplorano il ricorso al lavoro forzato, al reclutamento forzato e ad altre pratiche abusive da parte dell’M23 con il sostegno dell’esercito ruandese e delle forze armate congolesi (FARDC).
Situazione umanitaria critica*
Invitando a porre immediatamente fine alle violenze, in particolare alle uccisioni di massa e all’uso dello stupro come arma strategica di guerra, il Parlamento esorta la RDC e il Ruanda a indagare e perseguire i responsabili di crimini di guerra, compresa la violenza sessuale, secondo il principio della responsabilità di comando. I deputati affermano inoltre che qualsiasi attacco alle forze delle Nazioni Unite è ingiustificabile e può essere considerato un crimine di guerra.
I deputati sono estremamente preoccupati per la critica situazione umanitaria nel paese e chiedono l’immediata riapertura dell’aeroporto di Goma e la creazione di corridoi umanitari per ristabilire le operazioni umanitarie nella parte orientale della RDC.
Sospensione immediata del memorandum d’intesa dell’UE con il Ruanda*
Il Parlamento critica l’incapacità dell’Unione europea di adottare misure adeguate per affrontare la crisi e di esercitare pressioni sul Ruanda affinché ponga fine al suo sostegno all’M23. Esorta la Commissione e il Consiglio a sospendere immediatamente il memorandum d’intesa dell’UE sulle catene del valore sostenibili delle materie prime con il Ruanda [8], fino a quando il paese non cesserà tutte le interferenze nella RDC, compresa l’esportazione di minerali estratti dalle zone controllate dall’M23.
I deputati chiedono inoltre alla Commissione, agli Stati membri dell’UE e alle istituzioni finanziarie internazionali di congelare il sostegno diretto al bilancio per il Ruanda fino a quando non consentirà l’accesso umanitario all’area di crisi e romperà tutti i legami con l’M23. La Commissione e i Paesi UE dovrebbero inoltre interrompere la loro assistenza militare e di sicurezza alle forze armate ruandesi per evitare di contribuire direttamente o indirettamente a operazioni militari abusive nella parte orientale della RDC.
I deputati sono anche preoccupati per le conseguenze dell’ingerenza russa nel conflitto, nonché per la crescente presenza di attori cinesi nel settore minerario della RDC e della regione, che operano senza rispettare i principi di responsabilità economica e sociale.
Sostegno ai negoziati di pace*
Infine, il Parlamento accoglie con favore il Vertice di pace congiunto della SADC [9] e dell’ EAC [10] tenutosi a Dar es Salaam l’8 febbraio ed esprime il suo pieno sostegno ai processi di pace di Luanda e Nairobi [11] . I deputati invitano tutti i paesi della regione dei Grandi Laghi, in particolare la RDC e il Ruanda, a proseguire con urgenza i negoziati nell’ambito di tali quadri.