
Il procuratore generale Pam Bondi ha reso noto giovedì che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha avviato un’azione legale contro il governatore di New York, Kathy Hochul, il procuratore generale Letitia James e il commissario del DMV Mark JF Schroeder per il rilascio di patenti di guida a immigrati clandestini.
Durante una conferenza stampa, Bondi ha espresso il suo disappunto riguardo a quella che ha definito una “legge sulla luce verde” di New York, che consente agli immigrati non autorizzati di ottenere la patente di guida. “New York ha scelto di dare priorità agli immigrati clandestini rispetto ai cittadini americani. Basta. Basta oggi. Siamo qui perché abbiamo presentato accuse contro questo,” ha dichiarato Bondi, promettendo che la legge sarà contestata per proteggere la sicurezza dei cittadini americani.
Bondi ha sottolineato che le sue azioni legali fanno parte di un impegno più ampio del presidente Donald Trump per ristabilire legge e ordine in tutto il Paese. Ha evidenziato preoccupazioni riguardanti la criminalità collegata a individui che potrebbero ottenere la patente di guida, affermando che “criminali violenti, membri di gang, trafficanti di droga e di esseri umani non terrorizzeranno più il popolo americano”.
Questa iniziativa segue una precedente azione legale avviata da Bondi contro l’Illinois e Chicago, in risposta alle politiche che favoriscono la città rifugio per gli immigrati irregolari. “Se sei uno stato che non rispetta la legge federale? Il prossimo sei tu”, ha ammonito Bondi, evidenziando l’approccio rigoroso del nuovo Dipartimento di Giustizia.
Durante la conferenza, Bondi ha fatto riferimento emotivo a Tammy Nobles, una “mamma angelo”, la quale sostiene di aver perso sua figlia, Kayla Marie Hamilton, a causa della violenza di un membro della gang illegale MS-13. La sua testimonianza rappresenta un caso simbolico delle conseguenze che Bondi attribuisce alle politiche di immigrazione permissive.
“Questo è un nuovo Dipartimento di Giustizia e stiamo prendendo misure per proteggere gli americani”, ha affermato Bondi, chiudendo con un appello alla responsabilità degli stati per garantire la sicurezza dei propri cittadini.
L’azione legale di Bondi potrebbe avere implicazioni significative su come gli stati gestiscono le politiche relative all’immigrazione e alla sicurezza pubblica, sollevando un dibattito acceso in ambito politico e sociale.