
Le trattative tra Nissan e Honda per una possibile fusione si sono concluse senza successo, ponendo fine a un accordo che avrebbe potuto creare il terzo gruppo automobilistico più grande al mondo per volume. Nissan ha annunciato giovedì, attraverso una dichiarazione ufficiale, che i piani di integrazione sono stati definitivamente cancellati.
Il fallimento delle trattative
“Nissan, Honda e Mitsubishi hanno concordato oggi di rescindere il loro MOU (memorandum d’intesa) riguardante la valutazione della struttura per una collaborazione tripartita, alla luce della risoluzione del MOU firmato il 23 dicembre dell’anno scorso riguardante la valutazione di un’integrazione aziendale tra Nissan e Honda”, si legge nel comunicato rilasciato da Nissan.
Le due aziende giapponesi avevano avviato i colloqui a dicembre con l’obiettivo di consolidare le loro operazioni in un’industria automobilistica sempre più competitiva e orientata all’elettrificazione. Tuttavia, secondo l’agenzia di stampa Kyodo News, il negoziato si è arenato su una serie di punti critici, tra cui la proposta avanzata da Honda di trasformare Nissan in una sua sussidiaria.
Le condizioni imposte da Honda e la situazione di Nissan
Durante l’annuncio delle trattative a dicembre, Honda aveva sottolineato la necessità di un significativo piano di ristrutturazione da parte di Nissan prima di procedere con l’operazione. Nissan, che negli ultimi anni ha affrontato difficoltà finanziarie e gestionali, aveva annunciato a novembre una riduzione del personale di 9.000 unità in tutto il mondo e un taglio della capacità produttiva globale del 20%.
Nonostante gli sforzi di Nissan per convincere Honda della sua strategia di ripresa, le proposte avanzate non sono riuscite a soddisfare le aspettative della casa di Tokyo, portando così alla rottura definitiva delle trattative.
Una collaborazione strategica per il futuro
Pur avendo annullato il piano di fusione, Nissan, Honda e Mitsubishi hanno dichiarato di voler continuare a collaborare attraverso una partnership strategica focalizzata sulle nuove tecnologie, in particolare nell’ambito dell’intelligenza artificiale e dei veicoli elettrici.
Se la fusione fosse andata in porto, avrebbe creato il terzo gruppo automobilistico mondiale per volume, rafforzando la posizione delle due case automobilistiche in un mercato sempre più dominato dall’innovazione e dalla concorrenza globale.