
L’Unione Europea ha annunciato un ambizioso piano per investire 50 miliardi di euro (51,6 miliardi di dollari) a sostegno dello sviluppo dell’intelligenza artificiale. Questa dichiarazione è stata rilasciata dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, durante il vertice sull’intelligenza artificiale tenutosi a Parigi.
Questo nuovo investimento si aggiunge ai 150 miliardi di euro già stanziati attraverso l’iniziativa AI Champions dell’UE. Durante il summit, von der Leyen ha evidenziato l’obiettivo finale del blocco, ovvero raccogliere un totale di 200 miliardi di euro da investire nell’IA in Europa. Gli importi saranno indirizzati principalmente verso tecnologie industriali e altre aree chiave che possono sostenere la crescita e l’innovazione nel continente.
L’iniziativa EU AI Champions, che è stata lanciata per promuovere l’eccellenza nell’IA, coinvolge importanti attori del settore tecnologico, tra cui General Catalyst come società di investimento guida, e aziende di primo piano come Airbus, ASML, Siemens, Infineon, Philips, Mistral e Volkswagen. Questa collaborazione mira a posizionare l’Europa come punto di riferimento mondiale per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Nel contesto delle discussioni sull’IA, è stata espressa anche un’opinione trasversale da parte del vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, che ha affermato, prima dell’incontro di Parigi, che l’amministrazione Trump si impegnerà a garantire che i sistemi di intelligenza artificiale sviluppati negli Stati Uniti siano privi di pregiudizi ideologici. Vance ha avvertito che “una regolamentazione eccessiva” potrebbe soffocare la crescita nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, un settore che sta guadagnando rapidamente importanza.
In questo quadro, l’Unione Europea si sta preparando a diventare un leader globale nell’innovazione dell’IA, cercando di attrarre capitali e competenze per sviluppare tecnologie all’avanguardia. Le implicazioni di questi investimenti saranno significative non solo per l’economia europea, ma anche per l’intero panorama tecnologico globale.