
Non può che destare preoccupazione la notizia del trasferimento di Antonella Tuoni,direttrice del carcere fiorentino di Sollicciano,destinata a un istituto come quello di Arezzo,una realtà che,con i suoi 45 detenuti,presenta criticità sicuramente inferiori rispetto alla casa circondariale di Firenze. Durante la visita effettuata lo scorso luglio,la direttrice aveva dimostrato grande competenza e lucidità nell’analisi delle problematiche del carcere,esponendo idee chiare sulle possibili soluzioni,pur nei limiti imposti dal contesto e dalle restrizioni del DAP. Lasciare Sollicciano privo di una guida di tale spessore e senza indicazioni sul nome del successore non può che alimentare forti dubbi sul futuro del carcere e sul suo ruolo di reinserimento sociale,aggravati dalle condizioni strutturali fatiscenti,in cui detenuti e agenti penitenziari sono costretti a vivere e lavorare in condizioni ben al di sotto della soglia della dignità. Questa ulteriore instabilità appare in netto contrasto con le urgenti necessità di intervento sulla struttura e con le progettualità finalizzate alla rieducazione dei detenuti. Lo dichiarano in una nota Filippo Blengino-Segretario Radicali Italiani e Matteo Giusti-Direzione RI *–* *Francesco Rosati* Responsabile stampa Radicali Italiani +39 *Scrivi S47 **per il tuo 2×1000 **a Radicali Italiani!*