
“Sabato scorso, durante l’incontro con i cittadini in piazza Elia Dalla Costa, ci siamo imbattuti in una situazione inaccettabile: la recinzione del cantiere di viale Giannotti era priva di qualsiasi segnaletica obbligatoria per legge. Presenti solo alcune lampade segnaletiche da cantiere, insufficienti a garantire la sicurezza e la trasparenza dovute. Abbiamo immediatamente contattato la Polizia Municipale di Porta al Prato, che ci ha suggerito di scrivere alla Direzione Ambiente, poiché sembrava che il cantiere fosse di loro competenza. Dopo aver scritto al Dirigente, la risposta è stata chiara: il cantiere non è in carico alla Direzione Ambiente. E allora ci chiediamo: di chi è la responsabilità? Possibile che si aprano cantieri, si taglino alberi, si modifichi lo spazio pubblico senza che nessuno sappia chi debba rispondere dei lavori in corso? Questa mancanza di chiarezza non è solo un problema amministrativo, ma un rischio concreto per la sicurezza dei cittadini e un segnale preoccupante di cattiva gestione. Se il buongiorno si vede dal mattino, il futuro del Quartiere 3 non promette nulla di buono. A breve saremo invasi dai cantieri per la tramvia e, se questi sono i presupposti, è lecito domandarsi con quanta superficialità verranno gestiti lavori ben più complessi. Basta scaricabarile. Vogliamo trasparenza, responsabilità e sicurezza. I cittadini hanno il diritto di sapere chi gestisce i cantieri e di poter contare su un controllo serio ed efficace da parte delle istituzioni. Il Q3, così come Firenze tutta, merita di meglio. Merita quel rispetto che questa Amministrazione pare proprio non voler riconoscere”, è quanto dichiara Barbara Nannucci, consigliere della Lega al quartiere 3 di Firenze.



