(AGENPARL) – mer 29 gennaio 2025 Costi energetici per imprese terziario: allarme Confcommercio
L’aumento dei costi energetici continua a gravare pesantemente sulle
piccole imprese del terziario di mercato. I dati più recenti dell’*Osservatorio
energia di Confcommercio* rivelano una situazione allarmante: nel 2024,* il
costo dell’energia elettrica è aumentato del 51,9% rispetto al 2019*,
mentre quello del gas è cresciuto addirittura dell’80%
, con alcune
vette che sfiorano il 100%. Le categorie più colpite dalla crescita delle
bollette elettriche sono gli alberghi e i grandi negozi, che registrano
incrementi superiori al 50%. Un allarme confermato dalle numerose azioni
messe in campo anche da Federalberghi Potenza.
A seguire, il settore alimentare, che ha visto un aumento del 50%. Per
quanto riguarda il *gas*, gli alberghi subiscono l’impennata maggiore
(+96,7%), seguiti dai ristoranti (+88%) e dai grandi negozi (+86%). Di
fronte a questi numeri, Confcommercio sollecita l’avvio urgente di tavoli
di confronto con le Istituzioni, chiedendo soluzioni e strategie immediate
per contrastare l’impennata dei costi energetici e fermare le speculazioni
che alimentano il fenomeno. La confederazione sottolinea che, nonostante
gli sforzi delle imprese nell’adottare pratiche ecologiche per ridurre i
consumi – come la riduzione del 1,5% per l’energia elettrica e del 18% per
il gas nel 2024 rispetto al 2019 – la situazione resta preoccupante.
Confcommercio avverte che le soluzioni adottate finora, come la selezione
attenta del fornitore e gli interventi di efficienza energetica, non
bastano a risolvere il problema. *Serve un intervento strutturale sia a
livello nazionale che europeo* per far fronte alle oscillazioni dei prezzi
e garantire una stabilità a lungo termine.
Tra le misure proposte per affrontare la crisi energetica, l’Osservatorio
suggerisce l’*introduzione di un tetto massimo al prezzo del gas, fissato
tra i 50 e i 60 €/MWh, l’introduzione di un prezzo unico per l’elettricità
e l’acquisto congiunto a livello dell’Unione Europea*. Inoltre, l’adozione
di strategie per rafforzare l’indipendenza energetica dell’Italia
rappresenta un ulteriore passo necessario. Il disaccoppiamento tra i prezzi
del gas e dell’elettricità e una riduzione degli oneri generali di sistema
potrebbero stabilizzare i costi, offrendo un sollievo alle piccole imprese*.
Senza dimenticare, naturalmente, una revisione degli oneri generali di
sistema che per le imprese del terziario di mercato arrivano a pesare fino
al 26% sulla bolletta elettrica. *
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