
(AGENPARL) – mar 28 gennaio 2025 COMUNICATO STAMPA
Mercati Azionari 2024: crescita eterogenea
tra incertezze geopolitiche e debolezza economica nell’area euro
Pubblicato il Rapporto Consob su Tendenze e sfide per il settore finanziario italiano
Il 2024 ha segnato un andamento generalmente positivo per i mercati azionari europei e statunitensi,
ma con una spiccata eterogeneità, influenzata da fattori come le crescenti tensioni geopolitiche e una
crescita economica debole, soprattutto nell’area euro. In evidenza, l’S&P500 che ha messo a segno
una crescita di circa il 23%. In Europa, invece, l’EuroStoxx50 ha registrato un più modesto
incremento dell’8%, evidenziando un panorama complesso e diversificato tra i vari Paesi. Tra i
protagonisti europei: la Germania ha dominato la scena con il Dax40 in crescita del 19%, seguita
dalla Spagna, dove l’Ibex35 ha guadagnato il 15%, e dall’Italia, con il FtseMib in rialzo del 13%.
Diversa la situazione in Francia: il Cac40 ha chiuso l’anno con un calo del 2%, unico segno negativo
tra i principali indici. Un mix di risultati che riflette le sfide e le opportunità di un anno complesso,
ma vivace sui mercati finanziari.
Questi alcuni dei contenuti del Rapporto “Tendenze e sfide per il settore finanziario italiano”,
pubblicato oggi dalla Consob.
Dallo studio emerge che nei portafogli delle famiglie a stelle e strisce il rapporto tra liquidità e
strumenti di mercato era nel 2024 al 17%, segnalando che il risparmio entra in un circolo virtuoso e
che va a finanziare le imprese e l’economia reale. Nell’eurozona, invece, il rapporto è al 60%, un dato
che evidenzia l’esigenza di efficientare i mercati finanziari per far sì che assolvano appieno alla loro
funzione di motore della crescita, offrendo ai risparmiatori l’opportunità di investimenti redditizi e
diversificati. L’Italia, con il suo 48%, risulta, però, in una posizione migliore rispetto a quella della
media dell’eurozona. Seimilacinquecento miliardi di euro è la cifra che dovrebbe affluire sui mercati
dei capitali dell’eurozona per allineare i venti Paesi dell’area euro agli Stati Uniti nel rapporto tra
liquidità disponibile in contanti e sui conti correnti bancari e il totale degli strumenti finanziari, come
azioni, obbligazioni, quote di fondi comuni, prodotti assicurativi e pensionistici.
Tra gli altri elementi rilevati nello studio emerge la crescente correlazione, in particolare negli Stati
Uniti, tra l’andamento dei mercati azionari e l’andamento delle quotazioni del bitcoin. Nel corso 2024,
infatti, i prezzi della principale criptovaluta hanno mostrato dinamiche tendenzialmente sempre più
allineate a quelle degli indici di Borsa.
Il Rapporto conferma, inoltre, che il fenomeno del delisting continua a interessare i mercati
dell’eurozona e, in particolare, l’Italia, e che per favorire un maggiore sviluppo dei mercati occorre
incoraggiare anche la partecipazione degli investitori istituzionali. Sul mercato azionario italiano
Euronext Milan la quota di capitalizzazione media riferibile agli istituzionali è superiore al 30% per
le società più grandi, ma scende a circa 11% per le PMI quotate.
Per facilitare l’accesso ai mercati dei capitali da parte delle imprese e consentire che maggiori risorse
finanziarie affluiscano nei mercati pubblici è importante proseguire nella semplificazione del quadro
normativo e intensificare le attività di educazione finanziaria per famiglie e imprese, in particolare
Pmi, nell’ottica di favorire la transizione dall’Unione dei mercati dei capitali alla più ambiziosa e
inclusiva Unione del risparmio e degli investimenti.
Il Rapporto, coordinato da Paola Deriu e Valeria Caivano, è stato curato da Francesco Fancello,
Monica Gentile, Alberto Noè, Lucia Pierantoni e Greta Quaresima.
Roma, 28 gennaio 2025