
(AGENPARL) – mar 28 gennaio 2025 *Casa, ok della giunta all’abbassamento dell’Imu. Piacenza tra i Comuni più
virtuosi d’Italia*
*Nella proposta di delibera aliquote più basse per i proprietari, comprese
Onlus ed enti del Terzo settore. Obiettivo: affitti ridotti per studenti e
categorie fragili, e minor consumo di suolo *
Abbassare l’Imu per i proprietari di abitazioni, compresi gli enti del
Terzo settore e le Onlus. E’ la manovra approvata oggi dalla Giunta
Tarasconi. Se otterrà il voto positivo del Consiglio, il Comune di Piacenza
si attesterà tra i quelli con le aliquote Imu più basse in Italia e in
assoluto l’ente più virtuoso dell’Emilia-Romagna in questo senso. Una
scelta che rappresenta l’impegno concreto dell’Amministrazione ad
assicurare un minor carico fiscale per i proprietari di case in modo che
ciò influisca positivamente sui canoni d’affitto e, più in generale, sul
“benessere” della comunità: non solo affitti ridotti, soprattutto per
studenti e categorie più fragili, ma anche maggior utilizzo del patrimonio
immobiliare esistente con conseguente minor consumo di suolo.
E’ di questo pomeriggio, dunque, l’ok della giunta alla riduzione delle
aliquote Imu per il 2025; una proposta di delibera di grande impatto per la
città, una delle più importanti dall’insediamento dell’attuale
amministrazione. La manovra è frutto di un lungo lavoro che ha visto
impegnati in prima linea l’assessore al Bilancio Gianluca Ceccarelli e gli
uffici comunali, ed è stato oggetto di approfonditi incontri con i
sindacati (Cgil, Cisl, Uil) e con l’Associazione Proprietari Case
(Confedilizia) all’insegna della collaborazione nell’interesse comune a
favore della comunità.
La proposta verrà illustrata in sede di Commissione nei prossimi giorni e
successivamente verrà discussa e votata in Consiglio comunale.
Comune più virtuoso in regione, si diceva, e tra i più virtuosi in Italia.
Qualche numero per rendere l’idea. A Piacenza l’aliquota Imu a canone
concordato sarà pari allo 0,49%. A Parma è 0,80, a Ferrara è più del
doppio: 1,06. E uscendo dall’Emilia-Romagna, anche a Cremona l’aliquota è
1,06, a Pavia è 0,96, ad Alessandria è 0,86.
Aliquote ridotte, dunque. L’approvazione di oggi, in linea con il decreto
ministeriale dello scorso settembre, si inserisce all’interno di una
visione politica mirata a sostenere le fasce più vulnerabili della
popolazione in risposta a un’emergenza abitativa che tocca da vicino anche
la nostra città; tutto ciò riducendo al minimo la pressione per i
proprietari di case e favorendo quindi affitti ridotti.
Una scelta, quella di abbassare l’Imu, che – se approvata dal Consiglio –
comporterà una consistente riduzione delle entrate nelle casse comunali. Si
parla di 439mila euro all’anno in meno. Tale minor gettito, tuttavia, sarà
interamente compensato dall’incremento delle entrate dovuto all’aumento
dell’addizionale Irpef sulla base dei dati relativi ai redditi dei
piacentini, in crescita dal 2022. Ciò nel rispetto costante delle fasce più
deboli, tutelando chi non supera i 15mila euro annui.
Ed è qui visibile in modo più chiaro la strategia dell’amministrazione
comunale nell’adottare misure che impattino positivamente nel medio e lungo