
“Mentre governo e maggioranza si affannano a raccontare una realtà che non c’è fatta di successi e obiettivi storici, il Paese porta i segni drammatici di una enorme questione sociale. Sei milioni di persone costrette in povertà, più di quattro milioni che rinunciano a curarsi perché la sanità pubblica non funziona, oltre tre milioni di lavoratrici e lavoratori sottopagati: sono solo alcune delle ferite che lacerano la comunità nazionale creando sofferenza e sfiducia nelle istituzioni. E la questione sociale diventa questione democratica. La destra, con la terza legge di bilancio da quando è al governo, ha confermato sia di mancare di una visione strategica che di gettare il peso delle difficoltà sul ceto medio impoverito, ‘i penultimi’, e le fasce sociali più deboli. Questa è la condizione del Paese mentre il disordine mondiale, il concreto pericolo di guerra commerciale dichiarata dagli Usa di Trump all’Europa e il rischio che l’Unione europea soffochi a causa di sconsiderati egoismi nazionalistici gettano allarmanti ombre sulla nostra economia. A maggior ragione per il Pd è indispensabile mettere mano a un Progetto Paese che dalla casa al lavoro dalla crescita economica alla giustizia fiscale, dalla scuola alla sanità, dalla sicurezza alla digitalizzazione, dalle infrastrutture alla transizione ecologica sappia indicare agli italiani una strada credibile e responsabile per affrontare con successo la questione sociale e recuperare passione e partecipazione democratica”, così Anna Ascani, Vicepresidente della Camera e deputata Pd, a margine del convegno dem “Questione sociale, questione democratica. Le conseguenze politiche dell’impoverimento delle famiglie”.