(AGENPARL) – lun 27 gennaio 2025 Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui
Comunicato stampa
27 gennaio 2025
RDC: Save the Children, oltre 1,5 milioni di bambine e bambini hanno bisogno di protezione a causa dei violenti combattimenti nella città di Goma
L’Organizzazione chiede un’azione urgente, facendo appello alla comunità internazionale affinché adotti misure immediate per affrontare la crisi umanitaria in rapida evoluzione, ma prima di tutto chiede il ritorno della pace, della calma, affinché i bambini possano essere al sicuro e noi possiamo continuare il nostro essenziale lavoro umanitario.
I bambini coinvolti in pesanti combattimenti nella città di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) orientale, hanno bisogno di protezione urgente. È l’allarme che lancia oggi Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro che sottolinea che, attualmente, circa 3 milioni di persone vivono a Goma (tra questi 1 milione di sfollati) e che oltre la metà di queste persone, ovvero oltre 1,5 milioni, siano bambini[1]. Per questo Save the Children è preoccupata per la loro sicurezza minacciata dalla peggiore escalation di violenza nel paese dell’ultimo decennio.
L’Organizzazione sottolinea come ampie zone di Goma siano senza acqua ed elettricità da venerdì e i genitori non abbiano cibo o acqua pulita per i loro figli. Le persone stanno cercando di fuggire, ma non hanno un posto dove andare. I bambini sono già stati vittime dal caos intorno e dentro Goma, con un bilancio che parla di quattro bambini feriti da esplosivi nella città di Minova, a 30 km dalla città di Goma, la scorsa settimana e un neonato ferito in un attacco a un ospedale di Goma registrato oggi.
L’ufficio di Save the Children a Goma oggi è stato colpito da un’esplosione e la casa di un dipendente dell’Organizzazione è stata colpita da proiettili. Per fortuna, nessuno del personale è rimasto ferito in questi attacchi, ma lo staff e gli altri membri della comunità rimangono a rischio a causa dell’intensificarsi dei combattimenti.
“La situazione è confusa, complessa e terribile. Non c’è un posto sicuro dove andare scappando da Goma. Ogni volta che una famiglia fugge dalle armi e dalle bombe verso un presunto posto sicuro, è costretta a spostarsi di nuovo” ha raccontato Greg Ramm, Direttore di Save the Children per la RDC. “I bambini e le bambine hanno perso i genitori. Due giorni fa, una bomba ha colpito un campo profughi, le persone sono fuggite e c’era una ragazza che vagava per la città, incerta su dove fossero i propri genitori o dove avrebbe potuto trovare del cibo. Abbiamo parlato con lei un’ora fa e non aveva ancora mangiato da ieri. In questo momento è un posto orribile, orribile per qualsiasi bambino” ha proseguito Greg Ramm.
“Nelle ultime settimane, abbiamo ascoltato racconti orrendi di stupri di gruppo e violenze contro bambini piccoli e nutriamo gravi timori per il benessere e la sicurezza dei minori, sia per quelli rimasti a Goma che per quelli in fuga per salvarsi la vita. I campi profughi alla periferia della città si sono svuotati e le persone fuggono ancora una volta in cerca di sicurezza. Migliaia di famiglie scappate dalla violenza a Minova, adesso sono bloccate in aree prive di acqua pulita e scorte di cibo, poiché i traghetti per Goma hanno smesso di funzionare” ha affermato Greg Ramm.
“La situazione è disperata e abbiamo bisogno di un’azione globale urgente, ora. Esortiamo tutte le parti coinvolte nel conflitto a dare priorità alla protezione dei civili e a garantire un accesso umanitario senza restrizioni. Ribadiamo il nostro appello alla comunità internazionale affinché adotti misure immediate per affrontare la crisi umanitaria in rapida evoluzione nella RDC. Ciò implica la fornitura di assistenza agli sfollati, il sostegno per proteggere i civili e lavorare ad una risoluzione pacifica del conflitto. Ciò che chiediamo prima di tutto è il ritorno della pace, della calma, affinché i bambini possano essere al sicuro e noi possiamo continuare il nostro essenziale lavoro umanitario” ha concluso Greg Ramm.
Il conflitto nella RDC ha creato una delle più grandi crisi umanitarie del mondo, con quasi 7 milioni di persone, tra cui almeno 3,5 milioni di bambini, sfollate e oltre 26 milioni di persone, ovvero una persona su quattro, bisognose di assistenza umanitaria.
Save the Children lavora nella RDC dal 1994 per soddisfare i bisogni umanitari legati all’arrivo dei rifugiati e allo sfollamento delle popolazioni a causa del conflitto armato nelle province orientali. Save the Children ha ampliato la sua risposta umanitaria per supportare i sistemi di assistenza già presenti, formando leader e comunità locali per prevenire e rispondere allo sfruttamento e agli abusi e garantendo l’accesso all’assistenza sanitaria tramite cliniche mobili. Sta inoltre aiutando i bambini e le bambine ad accedere all’istruzione di base costruendo aule, formando insegnanti e distribuendo materiale didattico.
Per sostenere Save the Children nelle emergenze: https://dona-ora.savethechildren.it/donazione-fondo-emergenze/
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