
Oggi il Direttore dell’Agenzia di Stampa Parlamentare italiana Agenparl, Dr. Luigi Camilloni, ha inviato una lettera ufficiale alla Gran Loggia di Scozia, per ottenere chiarimenti in merito alle attività della Loggia massonica transnazionale Flos Mundi.
L’attenzione verso questa Loggia, formalmente affiliata alla Sovereign Grand Lodge of Malta (SGLoM), è scaturita da un’inchiesta condotta dal Canale Telegram Notizie massoniche italiane. Tale inchiesta ha portato alla luce diverse criticità e aspetti controversi legati all’operato della Loggia, che appare operare stabilmente in Italia, pur mantenendo una formale appartenenza alla SGLoM.
L’indagine giornalistica ha documentato come la Flos Mundi sia composta prevalentemente da cittadini italiani e operi regolarmente sul territorio italiano, pur avvalendosi del “paravento” formale della sua affiliazione alla SGLoM. Questa situazione sembrerebbe avvenire con il tacito benestare del Grande Oriente d’Italia (GOI), nonostante le potenziali violazioni delle norme massoniche internazionali. Inoltre, tale dinamica potrebbe sollevare profili di illegittimità in relazione alla legge italiana n. 17 del 25 gennaio 1982, conosciuta come legge Spadolini-Anselmi, che vieta l’organizzazione di società segrete.
La lettera inviata alla Gran Loggia di Scozia elenca una serie di anomalie e questioni critiche legate alla Flos Mundi:
- Attività in Italia: La Loggia transnazionale tiene i propri Lavori rituali e amministrativi in templi del Grande Oriente d’Italia, effettuando numerose affiliazioni sul territorio italiano. Convocazioni ufficiali documentano eventi a Palmi (23 marzo 2024) e Ragusa (27 settembre 2024), con il trasferimento della Segreteria e del Corpo rituale in Italia.
- Riservatezza: Il piedilista della Flos Mundi rimane segreto anche agli affiliati, non essendo indicato nei Summons ufficiali, rendendo impossibile verificare la composizione della Loggia.
- Assenza di autorizzazioni: Le attività della Loggia si svolgono senza previa autorizzazione della Gran Loggia Regolare d’Italia (GLRI), nonostante molti membri della Flos Mundi siano affiliati alla stessa GLRI e non esista alcun trattato di riconoscimento tra il GOI e la GLRI.
- Possibili affiliati irregolari: Tra i membri della Flos Mundi potrebbero esserci soggetti espulsi dalle Massonerie regolari italiane. Tale eventualità non è verificabile in assenza di un piedilista ufficiale.
La lettera pone una serie di interrogativi fondamentali:
- Chi supervisiona le attività operative della Flos Mundi in Italia? È la SGLoM da Malta? Il GOI, che sembra non avere accesso al piedilista? Oppure la GLRI, che appare completamente esclusa dalle convocazioni rituali e amministrative?
- È conforme alle convenzioni massoniche internazionali che una Loggia formalmente maltese, ma composta da cittadini italiani, operi stabilmente in Italia senza renderne conto alle Potenze massoniche italiane (GOI e GLRI)?
- La Flos Mundi, operando regolarmente anche in altri paesi (Praga, Tirana, Bucarest, Lugano), oltre all’Italia, può essere considerata un’organizzazione sovranazionale estranea alle Massonerie regolari nazionali?
- Esiste un organismo massonico internazionale in grado di vigilare su un’attività transnazionale come quella della Loggia Flos Mundi?
La situazione della Loggia transnazionale Flos Mundi sta generando un acceso dibattito all’interno della Massoneria italiana, sollevando interrogativi sia sul piano massonico che su quello legale e di ordine pubblico.
L’Agenparl attende ora un riscontro dalla Gran Loggia di Scozia, nella speranza che venga fatta luce su queste questioni. Gli sviluppi di questa vicenda saranno seguiti con attenzione, poiché potrebbero avere implicazioni significative non solo in Italia, ma anche nel panorama massonico internazionale.