
(AGENPARL) – ven 24 gennaio 2025 OPERA PIA ALBERONI
Via X Giugno, 3 – 29100 Piacenza
Giornata della Memoria 2025
THE JOURNEY HOME
Il viaggio verso casa
Un racconto – concerto
Eduard Berkovits, sopravvissuto alla Shoah
il violino trovato nel campo di concentramento di Ludwigslust,
il viaggio di ritorno a casa,
nel racconto del figlio Adrian Berkovits
Gabriele Schiavi suona il violino del lager
con il quintetto d’archi dell’Orchestra Farnesiana
Adrian Berkovits presenta in prima mondiale
il docufilm The Journey home
COMUNICATO STAMPA
Piacenza celebra la Giornata della Memoria 2025 con un evento speciale intitolato The Journey Home. Il ritorno a casa, che si terrà alla Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni domenica 26 gennaio alle ore 21.
Ingresso gratuito senza prenotazione fino a esaurimento dei posti disponibili.
Replica lunedì mattina 27 gennaio riservata agli studenti degli Istituti scolastici superiori.
Nella suggestiva cornice degli arazzi alberoniani andrà infatti in scena un racconto concerto che vedrà protagonisti il musicista e regista canadese Adrian Berkovits e il violinista Gabriele Schiavi accompagnato dal quintetto d’archi dell’Orchestra Farnesiana composto anche da Jacopo Bigi, violino, Marcello Schiavi, viola
Giulia Lanati, violoncello, Claudio Schiavi, contrabbasso.
L’iniziativa è stata ideata e organizzata da Orchestra Farnesiana, Opera Pia Alberoni, CSV Emilia Centro servizi per il volontariato, con la collaborazione di Fondazione di Piacenza e Vigevano e con il patrocinio di Comune di Piacenza e Diocesi di Piacenza Bobbio.
Adrian Berkovits, figlio di Eduard Berkovits che fu deportato con tutta la famiglia all’età di 15 anni nel campo di Ludwigslust, sopravvisse con il fratellino minore al lager nazista e divenne testimone della Shoah, giunge a Piacenza appositamente per questo evento.
Salirà sul palco della Sala degli Arazzi portando con sé il violino del lager, trovato dal padre Eduard in campo di concentramento e custodito come simbolo di speranza di una nuova vita nei lunghi mesi di stenti e di cammino per ritornare a casa, a Cluj, in Romania. Eduard conservò il violino per tutta la vita, anche dopo essersi trasferito in Canada, dove nacque il figlio Adrian che lo custodisce ora come eredità densa di storia e carica di responsabilità.
Come racconta Adrian non si è mai saputo a chi fosse appartenuto, se fosse stato di una vittima dello sterminio o di un carnefice, ma si sente la storia sanguinare da questo strumento musicale.
ll documentario musicale di Adrian Berkovist in prima mondiale alla Sala degli Arazzi
Adrian Berkovits dopo aver fatto restaurare il violino, ha concepito e realizzato un progetto musicale e cinematografico dedicato alla storia del padre: il documentario The Journey Home, ultimato da poco e che sarà presentato, attraverso la proiezione di alcune parti, nel corso della serata alla Sala degli Arazzi, in prima assoluta mondiale.
Il trailer del documentario è stato trasmesso in tutto il Canada con un’introduzione da parte del Primo Ministro Justin Trudeau.
La collaborazione e l’amicizia con Gabriele Schiavi
È proprio in occasione della registrazione delle musiche del documentario che è avvenuto l’incontro ed è nata l’amicizia tra Adrian Berkovist e Gabriele Schiavi. Il violinista piacentino ha infatti partecipato, con il quintetto dell’Orchestra Farnesiana, alla registrazione dei brani musicali avvenuta a Piacenza nell’Oratorio di San Cristoforo, sedel del Piccolo Museo della Poesia. In quell’occasione ha suonato per la prima volta il violino di Eduard, il violino del lager.
L’evento alla Sala degli Arazzi
Le parole e le immagini per raccontare, la musica per ricordare e per ricostruire la pace
L’evento alla Sala degli Arazzi sarà fatto di parole, ovvero la conversazione tra Adrian Berkovits e Gabriele Schiavi per narrare la Shoah attraverso la storia del padre, di immagini, con la proiezione di alcuni passaggi del documentario realizzato da Adrian e di musica, per fare memoria della tragedia ed evocare la speranza di un mondo di pace.
Gabriele Schiavi suonerà infatti (per la prima volta in concerto) il violino di Adrian, con il quintetto d’archi dell’Orchestra Farnesiana.
Verranno eseguiti alcuni brani presenti nel documentario insieme a musiche di Olivier Messiaen (1908-1992) O sacrum convivium, e Antonín Dvo?ák (1841-1904), Primo movimento dal quintetto per archi op. 77 n. 2 e ad altre musiche celebrative ed evocative di quella pace che oggi, come negli anni drammatici dell’Olocausto e della Seconda Guerra Mondiale, pare venire a mancare a un mondo dilaniato da quella che Papa Francesco chiama la terza guerra mondiale a pezzi.
Lunedì 27 gennaio mattina: replica riservata alle Scuole Superiori di Piacenza
Lunedì mattina il racconto concerto sarà replicato, sempre nella Sala degli Arazzi, in un evento riservato agli studenti delle scuole superiori piacentine che potranno così ascoltare e conoscere la storia di Eduard Berkovits e tramite essa, approfondire la storia della Shoah.
Gli studenti nel corso della replica dell’evento avranno anche la possibilità di conversare e intervistare Adrian Berkovist per immergersi in modo più approfondito nella vita e nella testimonianza di suo padre.
Lunedì 27 gennaio pomeriggio: il violino entra nel carcere di Piacenza
Il violino di Eduard Berkovits, sopravvissuto alla Shoah, entrerà con il figlio Adrian e con il violinista Gabriele Schiavi, nel carcere di Piacenza per una celebrazione del Giorno della memoria e una riflessione, tra parole e musica, con i detenuti.
L’evento è stato organizzato e coordinato da Maria Gabriella Lusi, direttrice della Casa circondariale di Piacenza e da Csv Emilia, Centro di servizio per il volontariato.
Il Quintetto dell’Orchestra farnesiana
L’ Associazione Orchestra Farnesiana nasce da una idea dei fratelli Gabriele e
Marcello Schiavi, che uniti da esperienze tra le più prestigiose Orchestre Italiane, fra
cui il Teatro alla Scala di Milano, si pongono l’obiettivo di sviluppare e proporre il
repertorio sinfonico, operistico e da camera anche sul territorio piacentino.
Il quintetto dell’Orchestra Farnesiana è formato dalle prime parti dell’Orchestra
Farnesiana, che vantano collaborazioni con Teatro alla Scala, Filarmonica della
Scala, Arena di Verona, Orchestra Filarmonica Marchigiana. Insieme si esibiscono
regolarmente presso il Teatro Municipale di Piacenza e nelle principali sale di
Piacenza e provincia.
L’ Orchestra ha inciso insieme al Quintetto il disco “Mozart Italian Arias” per l’
etichetta Glossa, in collaborazione con il Controtenore Filippo Mineccia, e un disco in
collaborazione con Francesco Guggiola – Ottavinista del Teatro alla Scala –
contenente tutti i concerti di Antonio Vivaldi per ottavino.
La Giornata della memoria, nell’ottantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz
Il “Giorno della Memoria”, istituito con la legge 20 luglio 2000, n. 211, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, ricorre ogni anno il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz. La mattina del 27 gennaio 1945 circa settemila uomini erano ancora detenuti nei campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Oltre un milione di deportati trovò la morte ad Auschwitz. La stima degli ebrei sterminati ammonta a sei milioni.
L’evento speciale organizzato a Piacenza, alla Galleria Alberoni, vuole celebrare l’ottantesimo anniversario della liberazione del campo di Auschwitz, in un momento drammatico della storia contemporanea.
DENTRO LA STORIA
La testimonianza di Adrian Berkovits
Dopo aver trascorso 11 mesi ad Auschwitz-Birkenau nel 1945, mio padre ebreo ungherese fu liberato. Egli dovette affrontare un’altra grande sfida: il ritorno a casa a Cluj, in Romania, insieme al suo fratellino Michael. Aveva solo 16 anni e la sua famiglia non c’era più. Per i tre mesi successivi, affamati e indigenti vagarono di città in città, portando con sé l’istinto di sopravvivenza intatto e il tatuaggio sul braccio sinistro.
Eduard era un uomo molto tranquillo e umile. Non ha mai parlato delle sue esperienze di Olocausto; la sua testimonianza videoregistrata dalla USC Shoah Foundation (istituzione che si dedica alla realizzazione di interviste audiovisive a sopravvissuti e testimoni dell’Olocausto e di altri genocidi) era tutto quello che avevo per conoscere la sua incredibile storia e il suo viaggio.
Mi ci sono voluti 10 anni per avere il coraggio di guardare l’intervista di mio padre alla USC Shoah Foundation. Il suo viaggio di ritorno a casa è stato così stimolante che ho deciso di scrivere un documentario musicale in suo onore e sto per condividerlo con il mondo.
In The Journey Home io suono il pianoforte, tastiere, chitarra insieme a musicisti provenienti da tutto il mondo.
Parte dell’intervista di mio padre alla USC Shoah Foundation apparirà sul grande schermo mentre la storia del suo straordinario viaggio a casa viene raccontata attraverso musica e testi originali.
Mio padre era e continua ad essere un’ispirazione.
Il violino di Eduard, il violino del lager
Dopo essere stato liberato nel 1945, mio padre, Eduard, trovò questo violino all’interno di una delle caserme occupate dai nazisti.
Senza esitazione, aprì la valigetta e passò le dita su questo violino. Per un momento sovvenne il passato. Ricordava l’amore di suo padre per il violino e la sua musica. I due condividevano quella passione. Da bambino mio padre aveva fantasticato di diventare un violinista e un famoso direttore d’orchestra. Mio padre uscì dalla caserma stringendo lo strumento. Sapeva che il violino sarebbe stato il suo portafortuna durante tutto il viaggio verso casa.
Il violino di mio padre sarà presente nel progetto. Si sente la storia sanguinare da questo violino.
Nell’aprile del 2021, sono stato onorato di essere invitato dall’UJA Federation of Greater Toronto a partecipare allo Yom Hashoah (Giornata della memoria dell’Olocausto). Il trailer del documentario è stato trasmesso in tutto il Canada con un’introduzione da parte del Primo Ministro Justin Trudeau. Sono grato al mio amico e maestro violinista Gabriele Schiavi che ha partecipato a questo video.