“Confeuro ha analizzato con molta attenzione i risultati della Stima preliminare dei conti economici dell’Agricoltura 2024 presentati dall’Istat. Pur accogliendo con positività e soddisfazione tali numeri – che vedono, in particolare, il record europeo per valore aggiunto agricolo, superando quota 42,4 miliardi di euro, e incrementi dei volumi dei prodotti nelle coltivazioni e nel comparto zootecnico -, invitiamo tutte le istituzioni competenti a non cadere nei facili trionfalismi. Per Confeuro, infatti, è necessario tenere a mente la congiuntura complessiva in cui si innestano i dati Istat: dalla filiera dell’olio in forte crisi, ai passi indietro del settore primario della Francia (dovuti sopratutto ai fenomeni climatici estremi che hanno colpito le terre transalpine), fino al calo preoccupante del numero delle piccole e medie imprese del Belpaese negli ultimi dieci/venti anni. A giudizio della nostra confederazione, dunque, non è tutto oro quello che luccica: siamo in un delicato e complesso periodo di transizione, in cui il nostro comparto non è ancora riuscito ad esprimere al meglio le proprie potenzialità, sopratutto di fronte alla concorrenza sleale di molti paesi extra Ue. Per questa ragione, Confeuro richiama l’attenzione sull’urgenza di rafforzare le politiche di tutela contro il fenomeno dell’Italian Sounding e di promuovere in modo più efficace l’autenticità del Made in Italy, creando al contempo condizioni più eque e investendo nelle infrastrutture e nell’innovazione, per garantire ai nostri agricoltori gli strumenti necessari per essere competitivi su scala globale”. Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.
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