
“Condivido l’allarme lanciato in questi giorni da molte famiglie e associazioni sul progetto del Comune di Pavia, che vorrebbe portare perfino nelle scuole primarie della città corsi sulla ‘teoria gender’ tenuti da attivisti LGBTI+. Mi auguro che il sindaco Lissia e la sua giunta rivedano la loro decisione, per mantenere la scuola come un ambiente di crescita e insegnamento condiviso. Non è quello il luogo per diffondere derive ideologiche come questa, in contrasto con la realtà biologica e con i valori tradizionali condivisi da tante famiglie”. Lo afferma il vicepresidente del Senato e senatore della Lega, Gian Marco Centinaio.
“Credo che l’educazione sessuale, soprattutto di bambini così piccoli, spetti ai genitori, che possono trasmetterla ai figli nel modo che ritengono più opportuno, nel rispetto di tutti. Di sicuro, insegnamenti così delicati non possono essere affidati ad associazioni e a progetti divisivi, che utilizzano il principio condivisibile del contrasto alle discriminazioni per diffondere in realtà teorie che contrastano con le inconfutabili differenze biologiche tra uomo e donna”, conclude Centinaio.