
Panama ha formalmente respinto le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump riguardo a una possibile riconquista del Canale di Panama, sottolineando che tali affermazioni violano la sovranità del Paese e la Carta delle Nazioni Unite.
In una lettera inviata martedì alle Nazioni Unite, l’ambasciatore di Panama presso l’ONU, Eloy Alfaro de Alba, ha ribadito il rispetto per la sovranità del Paese, citando l’articolo 2 della Carta delle Nazioni Unite, che impone agli Stati membri di “astenersi nelle loro relazioni internazionali dal minacciare o usare la forza” contro la sovranità o l’integrità territoriale di un altro Stato.
La risposta di Panama arriva in seguito alle dichiarazioni di Trump, tornato alla presidenza degli Stati Uniti lunedì, in cui ha affermato: “Non lo abbiamo dato alla Cina. Lo abbiamo dato a Panama e lo stiamo riprendendo”. Trump si riferiva al controllo del Canale di Panama, che, secondo lui, sarebbe stato impropriamente ceduto alla Cina. Tuttavia, il presidente panamense José Raul Mulino ha categoricamente smentito queste affermazioni.
Mulino ha dichiarato che i commenti di Trump sono stati respinti “nella loro interezza” e ha riaffermato che “il canale è e continuerà ad essere di Panama”. Ha anche sottolineato che nessuna nazione ha interferito con la gestione del canale, che è sotto l’esclusiva amministrazione panamense dal 1999.
La lettera inviata al Consiglio di sicurezza dell’ONU da Panama condanna le dichiarazioni di Trump come una minaccia alla sovranità del Paese e un’inosservanza degli accordi internazionali. Il documento ricorda che l’accordo del 1999 tra gli Stati Uniti e Panama ha trasferito il pieno controllo del canale al governo panamense, garantendone la neutralità e il rispetto della sovranità nazionale.
Nonostante le accuse di Trump, il Canale di Panama non è sotto il controllo cinese. Hutchison Whampoa, una compagnia di Hong Kong, gestisce due porti nei pressi del canale, ma la gestione effettiva del passaggio strategico rimane interamente nelle mani del governo panamense.
Gli Stati Uniti, che costruirono il Canale di Panama e ne mantennero il controllo per decenni, siglarono nel 1977 un accordo con Panama per trasferire gradualmente la gestione. Il passaggio definitivo avvenne nel 1999, con la promessa di rispettare la neutralità del canale e la sovranità del Paese.
La lettera di Panama è stata condivisa con i 15 membri del Consiglio di sicurezza dell’ONU, e il caso ha già suscitato reazioni internazionali. La comunità globale sta osservando con attenzione, mentre Panama ribadisce il suo impegno a difendere l’indipendenza e la neutralità del canale, che rimane una delle principali vie commerciali mondiali.
Questo episodio evidenzia l’importanza strategica del Canale di Panama e la delicatezza delle relazioni internazionali legate alla sua gestione. Il governo panamense continua a promuovere il dialogo e la cooperazione internazionale per garantire il rispetto degli accordi e la stabilità della regione.
