In un’Italia attraversata da venti tumultuosi, la voce di molti massoni italiani si leva con una richiesta chiara: che la Politica intervenga per fare luce su rapporti e situazioni che, francamente, sollevano più di qualche sopracciglio. Tra questi spiccano i legami con Malta, quel piccolo grande crocevia del Mediterraneo che sembra attrarre voli diretti dall’Umbria come una calamita. Un caso? Ah, a saperlo…
La battaglia contro la Cricca
Chi scrive di queste vicende lo sa bene: mettersi contro “la Cricca” non è roba per cuori deboli. Ogni parola, ogni inchiesta, ogni titolo sembra attirare l’ira di un sistema ben oliato. Denunce pretestuose, indagini a orologeria, attacchi personali—tutto parte di un disegno per screditare chi tenta di svelare ciò che molti preferirebbero restasse nell’ombra. Ma c’è chi resiste, chi continua, chi non si piega.
E allora parliamone: la massoneria umbra legata a quella toscana e – last but not least – i legami con Malta. Non è il caso di accendere qualche faro? Non per demonizzare un’istituzione che, nei suoi ideali, promuove etica e giustizia (a parole, almeno). Ma non si può ignorare il fatto che, quando si parla di scandali, il nome della massoneria spunti con una regolarità quasi imbarazzante. Coincidenze? Forse. O forse no.
Società fallite, quotidiani in crisi e orologi fermi
Dietro ai fallimenti di società umbre, dietro le crisi dei quotidiani locali, dietro quegli uffici del tribunale dove i fascicoli si accumulano come polvere, c’è forse una trama che porta il marchio della squadra e del compasso? Ah, a saperlo!
Il commissariamento: Soluzione o chimera?
La domanda è inevitabile: è giunto il momento di commissariare la Massoneria? Forse no, magari serve solo maggiore controllo, trasparenza e, perché no, qualche indagine seria. Il commissariamento, si sa, non è una bacchetta magica. Ma quando la fiducia nelle istituzioni è minata, potrebbe essere un segnale necessario.
Massoneria, Istituzioni e Magistrati: Chi dirà basta?
Chi si alzerà per dire basta? Il Gran Maestro della Massoneria? Le istituzioni locali? Qualche solerte magistrato umbro e/o toscano? Oppure continueremo a vivere nell’incertezza, guardando all’interno per vedere cosa succede o all’esterno magari su Malta attraverso i finestrini di un aereo, chiedendoci cosa ci sfugge?
La pazienza dei cittadini – e forse anche di molti massoni – ha un limite. E la credibilità delle istituzioni non è un lusso, ma una necessità. Commissariare, riformare, indagare: qualcosa va fatto. O forse no. Ah, a saperlo!
P.S. E l’ultimo chiuda la porta…