27 gennaio 2025 – Giornata della Memoria
La storia dimenticata delle scienziate ebree fuggite della Germania nazista e che hanno fatto la storia della fisica.
In occasione della Giornata della Memoria, Aboca Edizioni annuncia l’uscita del libro “Le ragazze della scienza” di Olivia Campbell. Un testo che, a metà tra saggio e romanzo, racconta le storie di quattro donne ebree, Hedwig Kohn, Lise Meitner, Hertha Sponer e Hildegard Stücklen, che hanno dovuto fuggire dalla Germania nazista per sopravvivere e continuare il loro lavoro scientifico.
Le loro storie sono un potente promemoria dell’importanza di non perdere la speranza davanti alla disperazione e di resistere in mezzo allo sconforto. Queste donne non solo sono sopravvissute, ma hanno anche contribuito in modo significativo alla fisica, dimostrando che i nazisti non hanno vinto. Il libro rende giustizia a queste scienziate – spesso dimenticate, o adombrate dai più celebri colleghi – che hanno dovuto lavorare il doppio per ottenere il riconoscimento che meritavano.
“Le ragazze della scienza” è un tributo alla resilienza e al coraggio di queste donne, e un invito a ricordare e onorare tutte le vittime dell’Olocausto. La loro eredità scientifica e umana continua a ispirare generazioni di giovani donne in tutto il mondo.
Olivia Campbell è una giornalista che si è occupata a lungo delle tematiche riguardanti le donne e la medicina. Suoi articoli sono apparsi sul “Guardian”, “Washington Post”, “New York Magazine”. Le ragazze in camice bianco. Come le prime donne medico hanno rivoluzionato la storia della medicina (Aboca, 2023) è il suo primo libro, un bestseller internazionale amatissimo negli Stati Uniti, selezionato da “Forbes” tra i dodici saggi del 2021 da non perdere e rimasto per diverse settimane nella top 15 dei libri più venduti di saggistica.
Le storie di queste donne ci mostrano quanto sia importante non perdere la speranza davanti alla disperazione, resistere in mezzo allo sconforto. Le storie di queste donne ci insegnano che i nazisti non hanno vinto. Le donne sono sempre state le coautrici che non godevano di alcun credito, le assistenti anonime, le mogli che facevano funzione di redattrici o illustratrici. Facevano la maggior parte del lavoro sporco e non ricevevano mai nessun riconoscimento. Questo libro rende loro giustizia.
Negli anni Trenta, la Germania era una fucina del pensiero scientifico ma, dopo che i nazisti presero il potere, le cittadine ebree e le donne furono costrette a lasciare i loro incarichi accademici. Hedwig Kohn, Lise Meitner, Hertha Sponer e Hildegard Stücklen erano scienziate eminenti nei loro campi ma, a causa delle loro origini ebraiche o dei loro sentimenti antinazisti, non ebbero altra scelta che fuggire. Lo straziante viaggio che le condusse fuori dalla Germania divenne una questione di vita o di morte, richiese sforzi titanici e il coinvolgimento di amici e altri scienziati di spicco. Lise Meitner fuggì in Svezia, dove poi scoprì la fissione nucleare (anche se il merito fu attribuito solo a Otto Hahn…), e le altre scapparono negli Stati Uniti, dove portarono la fisica avanzata nelle università americane: Hertha Sponer fece progredire lo studio degli spettri di numerosi composti chimici; il brevetto messo a punto da Hedwig Kohn migliorò l’illuminazione e il suo lavoro condusse all’interpretazione quantistica della dispersione ottica; Hildegard Stücklen fu in grado di determinare l’effetto delle radiazioni cosmiche sui meteoriti. A prescindere da dove approdarono, ognuna di loro rivoluzionò il campo della fisica quando sembrava non avessero nessuna possibilità di riuscirci, spronando altre giovani donne a fare lo stesso.
Frutto di un accuratissimo lavoro di documentazione durato anni e scritto con una prosa inematografica. Le ragazze della scienza dà finalmente voce a queste straordinarie donne pioniere: il loro intelletto era altrettanto abbagliante di quello di tutti gli uomini con cui collaborarono, ma dovettero lavorare il doppio per dimostrarlo. Lise Meitner, Hedwig Kohn, Hertha Sponer e Hildegard Stücklen contribuirono a creare, di fatto, la prima generazione di fisiche, mostrandoci inoltre come la sorellanza e la curiosità scientifica possano trascendere i confini e persistere, o addirittura prosperare, di fronte a difficoltà apparentemente insormontabili.
“La grandissima abilità narrativa di Oliva Campbell trasforma le fughe dei suoi personaggi in corse contro il tempo da batticuore e, al tempo stesso, illumina l’eroismo dei professori che hanno aiutato gli accademici tedeschi a mettersi in salvo. Un libro che merita un grandissimo pubblico.” Publishers Weekly