
(AGENPARL) – gio 16 gennaio 2025 * QUI
Cartella stampa + foto + video coperture tv Antonia Arslan a Ferrara*
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ANTONIA ARSLAN HA PRESENTATO – PER LA PRIMA VOLTA – LA RIPUBBLICAZIONE DE
‘LA MASSERIA DELLE ALLODOLE’. DAL 2021 LA SCRITTRICE E’ CITTADINA FERRARESE
ONORARIA. SINDACO: “FERRARA È VICINA AGLI ARMENI”. ARSLAN: “SONO LA
CANTASTORIE DEL GENOCIDIO ‘INFINITO’”
Ferrara, 16 gen – Antonia Arslan, scrittrice e saggista italiana di origine
armena amata e apprezzata a livello internazionale, insignita nel 2021
della cittadinanza onoraria, è tornata oggi a Ferrara per presentare la
ripubblicazione del suo romanzo “La masseria delle allodole” (nuova
edizione Bur – Rizzoli). Si tratta della prima riedizione del libro
pubblicato nel 2004, da cui poi i fratelli Taviani hanno tratto il film.
In una Sala Arnoldo Foà al Ridotto del Teatro Comunale gremita di persone,
Arslan è stata accolta da una calorosa e commossa partecipazione.
All’incontro col pubblico, moderato da Cristiano Bendin, capo redattore del
Resto del Carlino di Ferrara, ha preso parte insieme alla scrittrice
l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli con letture tratte dal romanzo a
cura di Stefano Muroni.
“Ferrara si conferma ancora una volta città della cultura e della memoria,
accentuata dalla presenza oggi di Antonia Arslan. Sono vicino agli armeni e
la ringrazio perché con i suoi scritti e la sua testimonianza, ha dato voce
a una realtà che rischiava di essere dimenticata”, ha detto il sindaco Alan
Fabbri.
Era stato proprio il primo cittadino Fabbri a consegnare, nel 2021, la
cittadinanza onoraria alla scrittrice: “La città di Ferrara – si leggeva
nella motivazione – condividendo i valori della democrazia contro qualsiasi
forma di odio e intolleranza, conferisce la cittadinanza onoraria ad
Antonia Arslan, scrittrice e saggista italiana di origine armena, per aver
custodito e dato voce alle ‘memorie oscure’, trasformando una tragedia
umana in un lampo di luce, riappropriandosi e ridando forza all’identità
culturale appartenuta a un popolo, gli armeni, rimasta per troppo tempo
taciuta o negata”.
“Quello del mio popolo è stato definito il genocidio infinito, parola
creata solamente nel 1944. Questo libro, che ne parla, rimane attuale – ha
detto Antonia Arslan -. Ne è conferma che, rileggendo a distanza di 21 anni
dalla pubblicazione, non ho trovato nulla da correggere o cambiare a parte
una data (in merito all’incendio di Smirne). La masseria delle allodole
conserva intatta la storia di come sia potuto avvenire questo primo
genocidio, avvenuto 110 anni fa, durante la Prima guerra mondiale, e ancora
ossessivamente e ciecamente negato dall’establishment turco. È
significativo che ancora oggi, perfino le guide che accompagnano i turisti
a Istanbul, tralasciano che questa città sia stata disegnata da tre
architetti armeni”.
“Una deposito di memoria, sepolto per anni”, ha ricordato Cristiano Bendin,
citando la scrittrice in una descrizione di se stessa. “Per me la storia
della Masseria delle allodole è come quella di un cantastorie. Io mi sento
un cantastorie, mi diverte e continuo ancora oggi a farlo”, ha sorriso
Arslan.
Su Ferrara, Antonia Arslan ha poi portato parole di affetto e vicinanza.
“In questa città ho insegnato letteratura italiana, moderna e contemporanea
per un paio d’anni. Per un padovano, Ferrara è una delle grandi città
vicine, e in ogni caso è una città stupenda anche per la sua struttura
urbanistica, questo sogno rinascimentale di disegnare le città, è talmente
bello… Ci sono diversi esempi, ma Ferrara è il più importante”, ha
concluso Arslan.
“La Masseria delle Allodole è un libro straordinario, che racconta con
grandissima profondità una storia tristemente nota, che riguarda proprio il
genocidio armeno. Oggi è un giorno doppiamente importante per la nostra
città: dopo la posa per la prima volta a Ferrara delle pietre d’inciampo a
ricordo dei cittadini ebrei ferraresi vittime della Shoah, ora questo
momento insieme ad Antonia Arslan è un monito per tutti noi. Dobbiamo
riconoscere la nostra identità e quella degli altri, dobbiamo abbandonare
ogni forma di intolleranza, dobbiamo garantire ai nostri giovani una
convivenza pacifica e serena. Celebriamo la forza di un popolo che continua
a resistere e a ricordare”, ha spiegato l’assessore Marco Gulinelli.
*Ferrara Rinasce*
*Comune di Ferrara*
Per informazioni
Anja Rossi
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