
(AGENPARL) – lun 13 gennaio 2025 *Oggetto: Interruzioni volontarie di gravidanza, gestione inadeguata e
diritti violati al Ruggi di Salerno: la denuncia di Mario Polichetti
dell’Udc*
Negli ultimi giorni sono emerse gravi problematiche riguardo la gestione
del servizio di interruzioni di gravidanza presso l’ospedale Ruggi di
Salerno, che violano i diritti fondamentali delle pazienti, tra cui il
rispetto della privacy e della dignità. Il percorso previsto dalla legge
194/78 non sembra essere rispettato, creando situazioni di imbarazzo e
disagio per le donne coinvolte.
Secondo le segnalazioni, le pazienti che si sottopongono a un’interruzione
di gravidanza vengono fatte transitare attraverso un corridoio comune
utilizzato per gravide, visitatori, pazienti urologici e bambini in età
pediatrica, con un rischio concreto di essere riconosciute o di trovarsi in
situazioni imbarazzanti. Inoltre, le operazioni avvengono in una sala
operatoria non dedicata, che non rispetta le disposizioni della legge sulla
privacy.
Mario Polichetti, responsabile nazionale del comparto Sanità per l’Udc, ha
dichiarato: “Pur essendo contrario alla legge 194/78, quest’ultima
stabilisce precisi diritti e tutele per le donne che decidono di
interrompere una gravidanza, tra cui il rispetto dell’anonimato e della
privacy. La situazione attuale presso l’ospedale Ruggi è inaccettabile, e
ci preme sottolineare che questo non è solo un problema sanitario, ma un
grave caso di violazione dei diritti umani”.
Inoltre, Polichetti ha richiesto provvedimenti per i responsabili del
2 commenti
Il problema sarebbe la privacy? No, purtroppo abbiamo ancora dei parlamentari che, personalmente sarebbero contro la 194, ma non hanno il coraggio di opporsi pubblicamente a una legge che uccide ogni anno migliaia di bambini in Italia e distrugge psicologicamente le donne. Vittoria Criscuolo Comitato Prolife insieme
Sembra che per il politico Polichetti il problema sia la “ privacy” delle donne che vanno ad abortire, del corridoio che le metterebbe sotto gli occhi di altri pazienti. Stupisce poi che il politico Polichetti si dichiari “ personalmente contrario alla 194 ma…”
Non abbiamo bisogno, noi donne, di posizioni private e personali, ma di uomini e donne che dicano la verità vera sull’aborto, che sopprime un essere innocente il cui cuore batte a 20 giorni.
Stupisce ancora di più, però, la non conoscenza, da parte del politico Polichetti, delle conseguenze devastanti sulla psiche della donna che abortisce: quando acquisisce consapevolezza di quello che ha fatto, la donna si porta il dramma della propria scelta per sempre nel cuore.
Serve una rivoluzione culturale, che porti la società tutta a creare una rete di protezione per la madre e il padre, resi liberi e capaci di accogliere il bambino che si presenta, anche se inatteso.
Questo ci si attende da politici coraggiosi e che vadano controcorrente.
Prof. Vittoria Criscuolo
Vicepresidente Comitato “ Pro-life insieme “
http://www.prolifeinsieme.it