
Il Commissariato per la liquidazione degli usi civici per Lazio, Umbria e Toscana ha emesso una sentenza importante riguardante il terreno situato nel Comune di Roma e censito al foglio 59, particella 4, in un procedimento che vedeva l’Università Agraria di Sacrofano opporsi al Comune di Roma, al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e alla società Tema Rete Italia s.p.a.
Con la sentenza n. 2/2025, depositata il 2 gennaio 2025, il Commissario Antonio Perinelli ha dichiarato che il terreno in questione appartiene ai naturali di Sacrofano ed è gestito dall’Università Agraria di Sacrofano. Tale riconoscimento si basa sulla verifica demaniale e su documenti storici che confermano la proprietà collettiva del bene.
Il provvedimento ha inoltre stabilito che il decreto di occupazione temporanea emesso dal Ministero dell’Ambiente, che autorizzava Terna Rete Italia s.p.a. a effettuare indagini archeologiche sul terreno, è da considerarsi illegittimo. Questo perché non teneva conto della natura collettiva del fondo e dei vincoli paesaggistici ad esso associati.
Il Commissario ha sottolineato che:
- Il terreno in questione è destinato a un uso agro-silvo-pastorale perpetuo, come previsto dalla legge n. 168/2017 sui domini collettivi.
- I diritti di uso civico e la natura collettiva del bene lo rendono inalienabile, indivisibile e immune da espropriazioni per pubblica utilità senza un provvedimento formale di sdemanializzazione.
- Il decreto ministeriale e gli atti amministrativi richiamati non sono compatibili con le disposizioni normative in materia di usi civici e collettività.
Oltre a riconoscere la proprietà collettiva, la sentenza dispone:
- L’annullamento del decreto di occupazione temporanea emesso dal Ministero dell’Ambiente.
- L’inammissibilità delle ulteriori richieste dell’Università Agraria, come la disapplicazione del certificato di destinazione urbanistica e la revisione del progetto da parte di Tema.
- La condanna in solido del Comune di Roma, del Ministero dell’Ambiente e di Tema Rete Italia al pagamento di 12.489,00 euro per spese legali e il rimborso delle spese della Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU).
- Il dissequestro del terreno, disposto con separata ordinanza.
Questa sentenza rappresenta un importante precedente nella tutela dei diritti delle comunità locali e dei domini collettivi. Essa riafferma il valore storico e normativo degli usi civici, proteggendo il patrimonio collettivo da interventi non conformi alla legge.
Resta da vedere come gli enti coinvolti reagiranno a tale decisione, che potrebbe avere implicazioni significative anche per altre controversie analoghe.
