
(AGENPARL) – ven 10 gennaio 2025 COMUNICATO STAMPA DEL 10 GENNAIO 2025
Occupazione nell’Imperiese, nel 2024 la spinta
è arrivata dalle piccole e medie imprese
L’elaborazione della Camera di Commercio Riviere di Liguria su dati Excelsior
conferma il permanere di una consistente domanda di lavoro e la difficoltà nel
reperire personale. Il settore dei servizi ha trainato le richieste.
Nel 2024 sono state le piccole e medie imprese – elemento portante del sistema economico
imperiese – a richiedere il grosso della forza lavoro. Il 66% delle 15.570 figure professionali da
assumere è stato infatti richiesto dalle aziende di piccole e medie dimensioni.
E’ uno dei dati che emerge dalle elaborazioni del Servizio Informazione economica e Orientamento
al lavoro della Camera di Commercio Riviere di Liguria sui dati dell’analisi Excelsior (realizzata da
Unioncamere in accordo con il Ministero del Lavoro) relativa a quanto accaduto nel 2024.
Nell’anno appena concluso è lievemente cresciuta la domanda di lavoro da parte delle imprese di
Imperia: il 66% di esse ha infatti previsto di assumere personale (a fronte del 65% dello scorso
anno) con entrate previste di 15.570 unità lavorative. Accanto all’andamento positivo della
domanda aumenta tuttavia la difficoltà a reperire le figure professionali richieste, che si è attestata al
51% a fronte del 48% nel 2023.
I settori che nel 2024 hanno previsto le maggiori entrate occupazionali sono stati i Servizi di
alloggio e ristorazione e servizi turistici (6.010 le entrate), il Commercio al dettaglio, all’ingrosso e
riparazione di autoveicoli con 2.720 unità, i Servizi alle persone (2.320 entrate), le Costruzioni con
1.690 lavoratori richiesti e i Servizi alle imprese con 1.660 unità richieste.
Le professioni più richieste dalle imprese della provincia di Imperia nel 2024 sono stati gli esercenti
ed addetti alla ristorazione (5.200 i lavoratori richiesti), gli addetti alle vendite (1.850) e il personale
non qualificato nei servizi di pulizia (1.180). Seguono gli operai specializzati addetti alle
costruzioni e mantenimento di strutture edili (830), il personale non qualificato addetto allo
spostamento e alla consegna merci (530) e gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle
costruzioni (510).
Tra le figure richieste, per il 32% si è trattato di giovani (fino a 29 anni); erano il 35% l’anno
precedente. I giovani sono maggiormente richiesti nel comparto del Commercio al dettaglio,
all’ingrosso e riparazione di autoveicoli e motocicli (il 48% delle entrate programmate nel
comparto) e nei Servizi di alloggio, ristorazione e servizi turistici (33%).
Tra i profili per cui scarseggiano candidati giovani o è difficile trovarne con competenze adeguate
ci sono fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (difficoltà di
reperimento quasi del 100%); operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (su 260
possibili assunzioni sono mancati 230 possibili candidati); tecnici della salute; conduttori di veicoli
a motore e a trazione animale; operai specializzati addetti alle costruzioni e mantenimento di
strutture edili; operatori della cura estetica; esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione.
Il problema del mismatch (disallineamento tra la domanda e l’offerta di lavoro) è dovuto alla
mancanza di persone che si presentano ai colloqui (la difficoltà di reperimento per il 34,8% è legata
alla mancanza di candidati), ma anche di persone con titolo di studio e competenze adeguate (13%
per preparazione inadeguata).
Le principali aree aziendali di inserimento lavorativo sono state la produzione di beni ed erogazione
del servizio (51,%) e le aree commerciali e della vendita (26,7%).
L’indagine annuale pone poi l’accento sul livello di istruzione ricercato: 1.060 le entrate previste
per i laureati, 110 le figure professionali con istruzione tecnologica superiore (ITS Academy), 3.810
i diplomati di scuola tecnico professionale, 500 i diplomati di scuola liceale, 6.560 i lavoratori con
qualifica di formazione o diploma professionale.
Per quanto riguarda le imprese – soprattutto piccole e medie – che nel 2024 hanno ricercato
personale, emerge che 2.320 hanno effettuato attività di formazione, che la quota di tirocinanti
assunti nel 2024 è stata pari al 26% di quelli ospitati e che i canali di selezione più utilizzati sono
risultati la conoscenza diretta del candidato, la segnalazione da parte di conoscenti o il curriculum
inviato direttamente all’impresa.
Nel corso del 2024, infine, sono cresciuti da parte delle imprese imperiesi gli investimenti negli
ambiti della trasformazione digitale: nel settore tecnologico (sicurezza informatica, internet alta
velocità, software per la gestione dei dati, realtà aumentata a supporto dei processi produttivi),
organizzativo (sistemi gestionali evoluti, sistemi di rilevazione delle performance) e dei modelli di
business (analisi dei bisogni dei clienti, digital marketing, analisi dei mercati).
“I dati relativi al 2024 – commenta il Segretario generale della Camera di Commercio, Marco
Casarino – confermano due elementi: la tenuta del sistema delle piccole e medie imprese imperiesi nel
proporre opportunità lavorative e, purtroppo, il permanere delle difficoltà di reperire specifiche figure
professionali. Come Camera di Commercio – sottolinea Casarino – poniamo forte attenzione al tema
dell’incontro domanda e offerta dedicando risorse alla riduzione del disallineamento, aspetti per i quali
abbiamo realizzato la guida ‘Fai la scelta giusta’ con l’obiettivo di orientare giovani e famiglie
nell’offerta formativa del territorio con un focus sui fabbisogni professionali delle imprese. Tra i dati
che emergono dall’analisi annuale Excelsior è da sottolineare anche l’incremento, da parte delle
imprese, degli investimenti nel digitale sia in ambito tecnologico che organizzativo”.
In allegato: Bollettino Excelsior Anno 2024 per la provincia di Imperia.