
“Abbiamo letto con stupore la risposta del governo alla interrogazione parlamentare presentata dall’attuale ministro Foti ed altri parlamentari di FDI in merito al delicato tema del rispetto della libertà di pensiero e di espressione in rete. La vicenda traeva spunto dalla censura applicata dalla piattaforma Youtube contro Visione Tv, testata giornalistica regolarmente registrata sospesa per una settimana per avere- tra le altre cose- avuto l’ardire di rilanciare la prima pagina del giornale “La Verità” che attaccava l’ex ministro Roberto Speranza. Riteniamo la risposta del governo “pilatesca”, richiamando asetticamente le pessime normative europee che- come il DSA- istituzionalizzano la censura in danno di chi presenta un punto di vista sgradito ai signori di Bruxelles. La deludente risposta del governo stupisce perché sembra smentire con atto ufficiale la linea di indirizzo che il premier Meloni ha offerto proprio in queste ore nella Conferenza Stampa Per Meloni l’utilizzo selettivo della censura in rete per tacitare l’avversario politico è apparentemente prassi esecrabile. Prassi purtuttavia resa possibile proprio da norme come Il DSA richiamato nella pensosa nota partorita dal governo.
Nel corso della conferenza stampa è emerso che per la premier è un tema grave che le società che gestiscono le piattaforme abbiano fatturati che superano il PIL e che il tema è ancora più grave quando queste società decidono chi possa dire cosa. La libertà di espressione è alla base della democrazia indipendentemente da chi sia il padrone di quelle piattaforme.
Così Meloni rispondendo ad una domanda sull’influenza di Elon Musk con X e la sua possibile ingerenza nel dibattito pubblica dei Paesi europei.
La contraddizione tra la risposta all’interrogazione parlamentare da parte del governo e la conferenza stampa del Premier risulta del tutto evidente.”
Marco Rizzo e Francesco Toscano. Democrazia Sovrana Popolare.