
(AGENPARL) – ven 10 gennaio 2025 Elisa Vittorino e Siria Tangorra, quando il volontariato ti cambia la vita: l’esperienza
in Tanzania di due giovani donne di Caltagirone nel segno della solidarietà
e dell’impegno per chi ha meno
Due esempi significativi di solidarietà e attenzione agli “ultimi” giungono da due donne di
Caltagirone, impegnate altrove ma col cuore sempre nella Città della ceramica. Sono Elisa
Vittorino e Siria Tangorra.
La prima riveste il ruolo di responsabile del COPE (Cooperazione Paesi Emergenti) in
Tanzania. “Il COPE – sottolinea Elisa Vittorino, di professione farmacista – ormai è diventato una
vera e propria famiglia per me, dove ogni giorno vivo un’esperienza unica, fatta di passione,
impegno e solidarietà. Come rappresentante Paese, sono responsabile della gestione di tutti i
progetti che l’organizzazione porta avanti in Tanzania, assicurandomi che vengano implementati
correttamente e con impatto positivo sulle comunità locali. Sono costantemente in movimento tra i
vari progetti, che comprendono un centro di accoglienza per bambini orfani e vulnerabili, un
ospedale rurale, un asilo, una sartoria locale e un college agricolo, situati in diverse aree della
Tanzania. Lavorare a contatto con questi progetti, che vanno dalla cura dei bambini orfani alla
promozione dell’educazione agricola, mi permette di vivere una realtà complessa, ma estremamente
arricchente. Il mio obiettivo principale è migliorare la qualità della vita delle persone che vivono in
queste zone rurali e contribuire, tramite la nostra azione, a un cambiamento positivo e duraturo”.
L’impegno della sua famiglia nel volontariato ha profondamente influenzato Elisa sin da
bambina. “Sono cresciuta – dice – in un ambiente che mi ha insegnato l’importanza del dare agli
altri, ma il mio desiderio di partire per fare volontariato all’estero è rimasto nel cassetto per molto
tempo, bloccato prima dagli studi e poi dal lavoro. Quando, 5 anni fa, ho deciso di realizzare questo
desiderio, arrivata in Tanzania ho incontrato tutti i disagi di un posto lontano dalla comodità a cui
ero abituata: senza acqua, senza luce, senza connessione. All’inizio pensavo che non sarebbe stato
possibile vivere in quelle condizioni, ma ben presto ho visto le persone che vivevano serenamente
nonostante tutto. È stato allora che ho capito quanto molte delle cose che per noi sono scontate, in
realtà sono dei veri privilegi. Per ora – conclude Elisa Vittorino – non penso di tornare in Italia. Ci
sono ancora tante cose da fare, e mi sembrerebbe di lasciare un lavoro a metà. Non so per quanto
tempo resterò qui, ma sicuramente fino a quando sentirò la soddisfazione a fine giornata. Ogni
giorno, i sorrisi delle persone che incontro sono il mio più grande stimolo”.
Anche la vita di Siria Tangorra 26 anni, ricevuta nei giorni scorsi in municipio, insieme al
padre Fabio, dal sindaco Fabio Roccuzzo – contatti telefonici e su Whatsapp, invece, con Elisa – è
contrassegnata dal volontariato: prima a Caltagirone nello scoutismo e nell’Azione cattolica, poi a
Bologna (dove si è laureata in Infermieristica) all’ospedale Rizzoli. Nel capoluogo emiliano ha
lavorato “in frontiera”: all’Hospice adulti e, al Sant’Orsola, in Terapia intensiva neonatale. Adesso
fa l’infermiera all’Hospice pediatrico felsineo. Anche lei, sentendo l’intenso desiderio di dare un
apporto ancora più forte a chi ha meno, ha vissuto per quattro mesi l’esperienza in Tanzania, in un
paese di 12mila abitanti. “L’Africa – sostiene Siria – ti insegna molto, a partire dalla comprensione
di ciò che è davvero importante. Di fronte a certe emergenze che lì sono quotidianità, impari
davvero a mettere nel giusto ordine le vere priorità. In Tanzania ho svolto la mia attività di
volontariato in una casa d’accoglienza per bambini, monitorando la loro crescita e il loro stato di
salute, ma occupandomi pure di tutto ciò che serviva, dalla spesa ai momenti ludici e ricreativi da