(AGENPARL) – mer 08 gennaio 2025 L’assessore ha partecipato alla riunione in Prefettura a Ts con i
vertici della Dars e del ministero di Lubiana
Trieste, 8 gen – “Come Regione, abbiamo voluto insistere per
soluzioni alternative che limitino l’impatto economico,
occupazionale e sociale causato dalla chiusura della superstrada
slovena H4. Effetti che riguarderebbero in primo luogo l’attivit?
dell’Interporto di Gorizia e tutto l’indotto, comprendente anche
gli operatori sloveni. Per questo motivo, abbiamo richiesto alla
Dars un cronoprogramma dei lavori e una rivalutazione tecnica per
l’alternativa costituita dalla strada regionale slovena del
Vipacco, che prevederebbe un numero di automezzi giornalieri
compreso tra i 200 e i 500, al fine di consentire all’Interporto
di sopravvivere.”
Lo ha detto oggi a Trieste l’assessore regionale alle
Infrastrutture, Cristina Amirante, a margine dell’incontro in
Prefettura avente all’ordine del giorno la gestione degli effetti
conseguenti alla chiusura per lavori della superstrada H4 in
Slovenia, prevista per il prossimo mese di febbraio. Tra i
presenti, oltre al prefetto di Trieste Pietro Signoriello e a
quello di Gorizia Ester Fedullo, anche i vertici tecnici della
societ? slovena Dars e del ministero sloveno dei trasporti, i
sindaci Igor Gabrovec (Duino Aurisina) e Tanja Kosmina
(Monrupino), l’ambasciatore italiano a Lubiana Vincenzo Celeste,
il console generale della Repubblica di Slovenia a Trieste Gregor
?uc e i rappresentanti dell’Interporto di Gorizia.
L’assessore, ricordando che il problema riguarder? il traffico
proveniente dalla Slovenia, ha sottolineato la necessit? di
trovare una gestione transfrontaliera del carico di traffico –
nell’ordine dei 4.000 automezzi giornalieri in pi? – che ricadr?
sul valico di Fernetti e, conseguentemente, sul collegamento
autostradale italiano.
“Su questo punto, sulla scorta di quanto fatto in situazioni
simili a livello nazionale ed europeo, la proposta – ha detto
Amirante – ? quella di un contingentamento del numero dei mezzi
applicato sul versante sloveno, prima della frontiera di
Fernetti, affinch? si prevengano le code di automezzi pesanti e i
rallentamenti del traffico sulla nostra rete autostradale.”
Nel corso della riunione, Amirante si ? rivolta ai rappresentanti
del ministero sloveno e della Dars, rimarcando l’opportunit? di
uno spirito di condivisione sulle scelte, sia perch? Italia e
Slovenia fanno parte della “casa comune europea”, sia perch?, in
assenza di correttivi, le ricadute negative non si limiteranno
all’Interporto di Gorizia, ma coinvolgeranno anche il suo indotto
sloveno.
ARC/GG/pph
081515 GEN 25
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