
(AGENPARL) – ven 03 gennaio 2025 IRAN, CNF: CONDANNA PER ARRESTO DI CECILIA SALA E APPELLO ALLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE PER IMMEDIATA LIBERAZIONE
Roma, 3 gennaio 2025 – Il Consiglio Nazionale Forense esprime la più ferma condanna per l’arresto in Iran della giornalista Cecilia Sala, titolare di un regolare visto d’ingresso per svolgere il proprio lavoro, e manifesta profonda preoccupazione per le condizioni della sua detenzione, chiedendone l’immediata liberazione, e nell’attesa, che le vengano garantiti il diritto di difesa e condizioni di detenzione rispettose della dignità umana.
A due settimane dall’arresto, non sono ancora state rese note le accuse nei suoi confronti, a eccezione di una generica imputazione di “aver violato la legge”. Secondo le notizie di stampa, la giornalista è stata privata degli occhiali da vista ed è costretta a dormire sul freddo pavimento della cella, con sole due coperte e le luci perennemente accese.
Il Consiglio Nazionale Forense, a nome di tutti gli avvocati italiani, esprime piena solidarietà a Cecilia Sala, alla sua famiglia e ai suoi colleghi, e sollecita la comunità internazionale, il governo italiano e le istituzioni dell’Unione europea a proseguire con determinazione ogni iniziativa diplomatica volta a ottenere l’immediata liberazione della giornalista italiana e a porre fine alla pratica, inaccettabile e illegale, della detenzione arbitraria di cittadini dell’Ue. Tale richiesta si basa sul rispetto dei principi sanciti nel Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici, di cui l’Iran è parte, in particolare per quanto riguarda il divieto di arresto arbitrario previsto dall’articolo 9 e il divieto di trattamenti inumani o degradanti stabilito dall’articolo 10.
Infine, Il Cnf condanna fermamente, ancora una volta, le discriminazioni e le violenze sistematiche perpetrate in Iran contro donne, minoranze e chiunque manifesti pacificamente il proprio dissenso. Ribadisce, inoltre, la necessità del rispetto dei diritti fondamentali e chiede l’immediata liberazione degli avvocati arrestati e condannati per il legittimo esercizio della loro professione.
Consiglio Nazionale Forense