
Nel 2024, la Corea del Sud ha visto una significativa discesa del tasso di conversione, che ha raggiunto il livello più basso degli ultimi quattro anni. Dopo un periodo post-pandemia caratterizzato da un’impennata dei prezzi, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha registrato un incremento annuo del 2,3%, segnando la crescita più lenta degli ultimi quattro anni. Questo tasso è in netta rilasciato rispetto ai tre anni precedenti, durante i quali l’inizio era stato rispettivamente del 2,5%, 3,6% e 5,1%, secondo i dati raccolti dalla Korea Statistics Agency.
L’agenzia statistica coreana ha precisato che i prezzi dei prodotti agricoli, degli animali e della pesca sono aumentati del 2,7% su base annua. Un incremento rilevante è stato registrato soprattutto nei prezzi delle verdure, che hanno visto un aumento del 9,8%, il più alto dal 2010. Questo riflette una maggiore pressione sui consumatori, soprattutto in relazione ai prodotti freschi.
Al contrario, i prezzi dei prodotti petroliferi hanno visto una riduzione dell’1,1% rispetto all’anno precedente, un calo sostenuto dalla discesa dei prezzi mondiali del petrolio, che ha contribuito a mantenere sotto controllo l’aumento nel settore energetico.
L’aumento del core, che esclude i prodotti alimentari ed energetici, ha registrato un incremento annuo del 2,2% nel 2024. A dicembre, l’aumento generale è aumentato dell’1,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, segnando il quarto mese consecutivo in cui l’inflazione si mantiene su un livello relativamente basso, attorno all’1%. Nonostante ciò, la crescita dell’1,5% registrata a novembre ha leggermente superato le previsioni del mercato, mostrando una certa dinamica economica.
Questo rallentamento dell’offerta potrebbe offrire un certo respiro alla politica monetaria della Corea del Sud, aprendo la strada a potenziali misure di stimolo economico per favorire la crescita. Tuttavia, la continua oscillazione dei prezzi agricoli ed energetici rimane un fattore importante da monitorare, in quanto può influenzare la capacità della banca centrale di mantenere il controllo sull’inflazione.
Nel complesso, la discesa dei tassi di promozione in Corea del Sud segna un allentamento significativo della pressione economica, un segnale positivo per i consumatori e per le politiche macroeconomiche del paese, che potrebbero beneficiare di una maggiore stabilità dei prezzi nei prossimi mesi.
