
(AGENPARL) – ven 27 dicembre 2024 *Comunicato Stampa*
*Ridotte al lumicino le speranze dei lavoratori di LGT Italia srl. Nella
notte del 24 dicembre portati via i furgoni e svuotati del tutto i
magazzini*
*Filt Cgil Padova: “Purtroppo, nonostante l’impegno della Regione a tenere
aperto un tavolo di confronto tra organizzazioni sindacali e aziende, gli
ultimi atti di LGT Italia srl e dei suoi committenti lasciano poche
speranze ad una soluzione sindacale della vertenza: evidente l’intenzione
di lasciare a casa i lavoratori”*
Si sono notevolmente affievolite le speranze dei circa 40 lavoratori della
LGT Italia srl, l’azienda di Brescia presente all’interno dell’Interporto
di Padova che aveva in appalto la logistica per Ricauto, azienda
specializzata nella distribuzione di ricambi auto, parte del gruppo
francese Autodistribution presente in Italia con la controllata Autidis
Italia Srl. Come comunicato in precedenza, proprio pochi giorni prima di
Natale i lavoratori sono venuti a conoscenza che con la fine dell’anno non
avranno più un posto di lavoro vista la decisione di Autodis Italia e
Ricauto di procedere verso la cessazione dell’appalto al 31 dicembre e di
non concedere neanche una proroga di pochi mesi per lasciare il tempo di
valutare nuove prospettive per l’attività padovana. Stamane, insieme ai
rappresentanti della Filt Cgil Padova, l’organizzazione sindacale che sta
seguendo la vertenza, i lavoratori hanno svolto un presidio e distribuito
volantini davanti alla sede di Ricauto. Il volantinaggio ha avuto
l’obiettivo di spiegare la difficile situazione che stanno vivendo i
lavoratori LGT sia ai loro colleghi diretti che lavorano presso Ricauto,
sia ai numerosi clienti della stessa azienda che spesso hanno manifestato
la propria solidarietà e biasimo nei confronti di datori di lavoro e
committenti. Con sommo dispiacere i lavoratori di LGT Italia oggi hanno
anche constatato di essere già stati sostituiti, ancor prima della scadenza
del rapporto commerciale dall’azienda FNZ Service.
“Purtroppo – dice Massimo Cognolatto, Segretario Generale della Filt Cgil
Padova – negli ultimi giorni sono successe delle cose che ci lasciano poche
speranze per una soluzione positiva della vertenza. Innanzitutto, nella
notte del 24 dicembre, LGT Italia ha provveduto a ‘far sparire’ i furgoni e
a svuotare del tutto il magazzino presso l’Interporto di Padova, un gesto
che vale più di mille parole e indica chiaramente la volontà di LGT e dei
committenti di lasciare a casa i lavoratori di Padova, non considerandoli
più un problema loro e alla faccia dei tanti proclami sbandierati durante i
numerosi incontri tenuti all’Unità di crisi aziendali regionale in questi
mesi, in merito alla responsabilità sociale delle imprese coinvolte in
questa vertenza. Un atteggiamento che non è piaciuto neanche a numerosi
clienti di Ricauto e più di qualcuno di loro stamane ci ha manifestato la
propria solidarietà”.
“Accanto a questo – prosegue il sindacalista della Cgil di Padova – ancora
più indicativo è l’atteggiamento assunto nei confronti non solo nostri, ma
anche delle Istituzioni e in particolare della Regione, con l’Unità di
crisi, a cui va dato atto di aver svolto con correttezza il proprio ruolo
di mediazione e di essersi dimostrata più che disponibile a fornire spazi
di mediazione tra le organizzazioni sindacali e LGT, Autodis Italia e
Ricauto al fine di trovare una soluzione che salvasse i posti di lavoro.
Purtroppo tale disponibilità è risultata inutile vista la volontà delle
imprese di non fare seguire i fatti alle parole con modalità poco chiare
che si vengono a creare nel mondo della logistica e della distribuzione,
dove i cambi d’appalto sono motivati dall’esclusiva ricerca del profitto da
perseguire a tutti i costi e venendo meno alle proprie responsabilità
sociali”.
“Ringraziamo i lavoratori per la splendida lezione di dignità che hanno
dimostrato – conclude Massimo Cognolatto – e naturalmente, nonostante
l’amarezza per non essere riusciti a trovare una soluzione sindacale a
questa vertenza, noi non abbandoneremo questi lavoratori e valuteremo tutte
le possibili azioni per tutelare i loro diritti anche a fronte di
comportamenti che giudichiamo apertamente antisindacali. Sottolineo che, da
domani, i lavoratori dovranno arrabattarsi per portare il pane a tavola
mentre questa filiera committente continuerà invece a rosicare costi per
incrementare gli utili milionari che già porta a casa, a beneficio di
ricchi azionisti e manager che potranno gratificarsi con un bel premio di
fine anno.”
*Si allegano foto del presidio odierno*