
(AGENPARL) – ven 20 dicembre 2024 COMUNICATO STAMPA
20 dicembre 2024
EINSTEIN TELESCOPE: FIRMATO UN ACCORDO INTER-ENTI PER LA
PROMOZIONE DELLA CANDIDATURA DI SOS ENATTOS
Nel pomeriggio di giovedì 19 dicembre, nel corso di una videoconferenza, la Presidente
della Regione autonoma della Sardegna, Alessandra Todde, i Rettori delle Università di
Cagliari e Sassari, Francesco Mola e Gavino Mariotti, e i Presidenti dell’Istituto
Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e Istituto
Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Antonio Zoccoli, Roberto Ragazzoni e
Carlo Doglioni, hanno firmato un accordo inter-enti per il coordinamento e la
promozione in Sardegna di iniziative a supporto della candidatura del sito minerario di
Sos Enattos per ospitare l’Einstein Telescope (ET), futura infrastruttura europea per la
ricerca di onde gravitazionali.
L’obiettivo dell’accordo, di cui la Regione Sardegna è capofila, è creare un
coordinamento permanente per il sostegno alla candidatura dell’area intorno alla
miniera dismessa nel comune di Lula (NU), che faciliti la realizzazione di azioni comuni
tra gli enti coinvolti. Tali iniziative avranno sia una finalità promozionale – come il
rafforzamento della sensibilizzazione e dell’informazione sulla candidatura, la
promozione territoriale e la valorizzazione dell’identità culturale e del patrimonio
archeologico – sia una più strettamente scientifica e didattica, come la formazione in
ambito scientifico e tecnico e la promozione di attività di ricerca in diversi ambiti chiave
per ET, dalla geologia all’architettura fino all’ingegneria, passando per l’impatto
ambientale e socio-economico. Inoltre, tra le azioni citate nell’accordo non mancano
anche iniziative di carattere strategico per il territorio, come il rafforzamento dei
trasporti aerei e stradali, lo studio di soluzioni per la mobilità sostenibile compatibili con
ET, la creazione di scuole internazionali e altre iniziative che favoriscano l’accoglienza
di ricercatrici e ricercatori stranieri.
Il coordinamento delle attività previste dall’accordo sarà affidato a un comitato di
gestione composto da sei membri (uno per ogni ente coinvolto) e presieduto dalla
Regione Sardegna.
«Tenevamo molto alla firma di questo accordo – dichiara Alessandra Todde, Presidente
della Regione Sardegna, ente capofila – che fa seguito alle delibere e ai finanziamenti
già messi in campo nelle scorse settimane. Einstein Telescope è per noi una
infrastruttura strategica per la quale stiamo lavorando sin dal primo giorno. L’accordo
firmato oggi ci vede in prima linea nella promozione della candidatura e di tutto il
territorio, costruendo momenti coordinati e partecipati in tutte le aree della Regione.
Vogliamo fare squadra con le università e con gli enti di ricerca, rendendo partecipi le
cittadine e i cittadini della Sardegna», conclude Todde.
Un ruolo fondamentale nella candidatura sarda per Einstein Telescope è giocato dalle
università del territorio, come sottolinea Francesco Mola, Rettore dell’Università di
Cagliari: «La nostra università è orgogliosa di essere parte integrante di questa
iniziativa, che non solo conferma il valore strategico del nostro territorio, ma mette
anche in luce le eccellenze scientifiche e accademiche che siamo in grado di offrire.
Questo accordo dimostra la forza della sinergia tra istituti nazionali, università, enti
pubblici, realtà industriali e la comunità locale».
«L’Università degli studi di Sassari sostiene con convinzione il progetto ET a Lula fin
dal principio», aggiunge il Rettore dell’ateneo sassarese Gavino Mariotti. «L’Einstein
Telescope è molto più di un progetto di ricerca, è un’occasione di rinascita per l’intera
isola che oggi soffre di un calo demografico senza precedenti. ET avrebbe in sé la forza
di far crescere nuova linfa e nuove menti, innescando in Sardegna processi virtuosi di
ampia portata. Questo accordo dimostra che le istituzioni sono pronte a collaborare tra
loro per importanti obiettivi comuni».
Le sfide scientifiche di ET richiedono una forte cooperazione tra le istituzioni del
territorio e gli enti di ricerca coinvolti, che sarà rafforzata dalla firma dell’accordo.
«Einstein Telescope è un progetto di portata scientifica mondiale, ospitare questa grande
infrastruttura di ricerca in Sardegna sarebbe un risultato di straordinario valore, per il
territorio e per tutto il Paese», sottolinea il presidente dell’INFN Antonio Zoccoli. «Per
riuscire in questa impresa è determinante che Einstein Telescope sia un progetto di tutti,
sia il più possibile condiviso: dalla società civile, dalle istituzioni, dalla comunità
scientifica. Bisogna essere uniti. Questo è il senso dell’accordo sottoscritto oggi, il primo
interistituzionale, che sancisce formalmente una collaborazione che è già in atto, e la
dota di un comitato di coordinamento il cui ruolo sarà fondamentale per promuovere
azioni efficaci nel quadro di una strategia comune. Einstein Telescope è una sfida
importante e impegnativa che possiamo vincere», conclude Zoccoli.
«Per l’INAF questo accordo rappresenta una duplice conferma della sua vocazione
istituzionale allo sviluppo della ricerca astrofisica dai migliori siti e con la migliore
tecnologia a disposizione», dichiara il Presidente dell’INAF Roberto Ragazzoni.
«Conferma la bontà del sito che, con il suo silenzio sismico, rappresenta il migliore
possibile in ambito europeo, in una regione che già ospita il radiotelescopio di San
Basilio, gestito dall’Osservatorio Astronomico di Cagliari, una delle nostre strutture più
importanti. Conferma anche l’impegno in termini di sviluppo tecnologico perché il
nostro Istituto intende portare sul sito di Sos Enattos le migliori tecnologie per la
manipolazione della luce e delle osservazioni a grandissimo campo, proprio per affinare
le capacità di cogliere le controparti ottiche di quei fenomeni celesti che saranno scrutati
dal sensibilissimo Einstein Telescope», spiega Ragazzoni.
«La sigla di questo accordo rappresenta un forte segnale di collaborazione e coesione
tra alcune delle realtà scientifiche nazionali più importanti, e segna un passo decisivo
nel percorso di promozione della candidatura italiana a ospitare un’infrastruttura di
ricerca ambiziosa come ET», aggiunge il Presidente dell’INGV Carlo Doglioni.
«L’INGV, proseguendo la sua attività di caratterizzazione del sottosuolo e del rumore