
(AGENPARL) – lun 16 dicembre 2024 Dopo circa dieci mesi di trattative, complesse e per certi aspetti anche
complicate, si è finalmente concluso il confronto con la parte pubblica per
il rinnovo contrattuale, economico e normativo, per il personale del
Comparto Sicurezza per il triennio 2022-2024.
Una trattativa caratterizzata da alcuni aspetti significativi quali, ad
esempio l’importo delle risorse che è il più alto mai stanziato per un
rinnovo del contratto del Comparto Sicurezza, 5,89% della retribuzione
media di comparto, ma anche dal minor recupero del gap inflattivo – visto
che l’inflazione reale viaggia intorno al 16% – nonostante si siano potute
spalmare oltre il 90% delle risorse disponibili sulle voci fisse della
retribuzione al quale si aggiunge uno stanziamento sulla specificità, per
noi non adeguato, di soli 60 milioni per tutto il comparto. Detto
stanziamento non ha consentito di poter aumentare ulteriormente
l’operatività nelle misure da noi auspicate.
Un accordo, tuttavia che nel suo insieme, considerato che comporterà un
aumento medio di poco meno di 200 euro e, per la prima volta, di 100 euro
netti di incremento stipendiale alla qualifica iniziale dell’Agente, è
sicuramente un dato positivo e il miglior risultato che si potesse
raggiungere, considerate le risorse complessive disponibili per l’intero
triennio, stanziate con la legge di bilancio per l’anno 2024.
A questo si aggiungono i passi in avanti sul piano normativo inerenti il
riconoscimento di alcune indennità per figure professionali altamente
specializzate operanti nella cyber sicurezza, della gestione dei conflitti
o delle operazioni speciali inerenti la negoziazione con chi commette
reati, ovvero nell’ambito dei Reparti Speciali (UOPI, Cinofili,
sommozzatori, aeronaviganti e controllo del territorio). Ulteriore passo in
avanti è il riconoscimento della responsabilità degli uffici di Pubblica
Sicurezza (commissariati) che rappresenta la prima tappa per il
riconoscimento alla delicata e gravosa funzione dell’Autorità di Pubblica
Sicurezza che garantisce l’espletamento e la gestione dei servizi di Ordine
Pubblico. Una responsabilità e funzione, che ricordiamo è di esclusiva
competenza della Polizia di Stato. A ciò si aggiunge l’ulteriore
emancipazione dei diritti alla tutela della genitorialità, del congedo
parentale e del congedo e riposo solidale.
Un impianto che complessivamente, oltre agli aumenti tabellari appena
richiamati prevederà la corresponsione di arretrati che partiranno da 1.100
euro circa sino a circa 3.000 euro per alcune qualifiche specializzate o
medio alte.
Così in una nota i Segretari Generali del SIULP, del SIAP, dell’ANFP
(associazione Nazionale Funzionari Polizia) e del SIULP FD (Siulp
Funzionari e Dirigenti), commentano la raggiunta intesa con la Funzione
Pubblica che porterà alla firma del contratto con i Ministri interessati
già mercoledì prossimo.
Esprimiamo apprezzamento e ringraziamo la delegazione di parte pubblica
della Funzione Pubblica e delle Amministrazioni che hanno gestito il
negoziato al tavolo delle trattative per la capacità, la pazienza ma anche
la grande conoscenza della specificità del nostro Comparto e delle esigenze
del sistema sicurezza, che garantisce l’ordine pubblico e la sicurezza
delle Istituzioni democratiche ma anche le legittime aspettative delle
donne e degli uomini in uniforme che quotidianamente sono al servizio del
Paese anche a rischio della propria vita. Una professionalità ed un
equilibrio che sono stati elementi essenziali insieme al nostro agire per
trovare una quadra che portasse al raggiungimento di un’intesa suggellata
nella riunione di questa mattina.
Ora, concludono i leaders sindacali, anche per dare continuità e
risoluzione alle numerose questioni che sono rimaste ancora irrisolte, ad
iniziare dalla riconvocazione del tavolo per il primo contratto della
dirigenza e quello del rinnovo del triennio 2025/2027 per il quale il
governo ha già previsto lo stanziamento completo nella legge di stabilità
che sta per essere approvata, insieme a quello per il triennio successivo,
auspichiamo che subito dopo la firma si possa avere il DPR che recepisce
l’accordo per renderlo attuativo il prima possibile, in modo da mettere
nelle tasche dei singoli beneficiari tutto ciò che gli è dovuto, e che sia
immediatamente convocato il tavolo per le trattative per il rinnovo del
nuovo triennio.