
(AGENPARL) – lun 16 dicembre 2024 Comando Provinciale Carabinieri Palermo
Palermo, 16 dicembre 2024
COMUNICATO STAMPA
90° ANNIVERSARIO DELL’INAUGURAZIONE DELLA CASERMA COMANDO
COMPAGNIA DI CORLEONE
Sì è svolta oggi a Corleone la cerimonia commemorativa del 90° anniversario dell’inaugurazione
della Caserma sede del Comando Compagnia.
Alle ore 09:30, è stata collocata nell’androne della struttura militare, una targa commemorativa
marmorea concessa dall’Amministrazione Comunale Corleonese, alla presenza del Comandante
Provinciale di Palermo, Generale di Brigata Luciano MAGRINI, del Tenente Colonnello Giulio
MODESTI, Comandante del Gruppo di Monreale, del Comandante della Compagnia Capitano
Daniele GIOVAGNOLI, del Sindaco di Corleone Dott. Walter RA’, delle autorità civili e militari,
di una rappresentanza della locale sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri e degli alunni
dell’Istituto Comprensivo Statale “Giuseppe Vasi”.
Durante la cerimonia il Cappellano Militare Don Salvatore FALZONE, ha officiato un momento di
preghiera in favore dei presenti e, il Generale di Brigata Luciano Magrini accompagnato dal
Sindaco di Corleone, ha scoperto la targa sulla quale è stato inciso “a perpetua memoria di tutti i
Carabinieri che con senso del dovere, spirito di sacrificio e abnegazione hanno prestato servizio
tra le mura di questa storica caserma. L’Arma dei Carabinieri e l’Amministrazione Comunale di
Corleone in occasione del 90° anniversario dell’inaugurazione. Corleone, 16 dicembre 2024”
Il sindaco di Corleone, nel suo intervento, ha voluto ringraziare l’Arma dei Carabinieri e tutte le
forze di polizia per il costante lavoro svolto nel territorio sin dall’Unità d’Italia.
Nel suo discorso, il Generale di Brigata Luciano MAGRINI, dopo aver ringraziato il Sindaco di
Corleone e tutti i presenti, ha valuto ricordare il percorso evolutivo della comunità corleonese che,
ha legato la sua storia a personaggi di spicco della criminalità organizzata. Ha evidenziato altresì’,
come il costante servizio dell’Arma dei Carabinieri che a Corleone, già dal 1949 ha visto impiegato
l’allora Capitano Carlo Alberto Dalla Chiesa, che ereditò ben 74 omicidi e, di tutte le Forze di
Polizia, sia stato l’unico rimedio per scardinare e avviare un percorso di legalità che oggi
contraddistingue il territorio. Si è poi rivolto ai giovani studenti ricordando loro, che i Carabinieri
sono amici e che loro, rappresentano il futuro sano della nostra società.
Dopo il primo conflitto mondiale, a Corleone, per soddisfare l’esigenza di una sistemazione più
dignitosa per la Caserma dei carabinieri Reali, fino ad allora alloggiati nell’edificio dell’ex
“Badia Nuova”, venne individuato un terreno ritenuto più idoneo che, era posto in una zona
strategica perché a ridosso del centro storico ed a ridosso della via che conduceva a Palermo.
Venne così avviata nel 1928 una importante opera di bonifica ed al termine della stessa, nel 1933
iniziarono i lavori che, terminarono nell’autunno del 1934 e quello stesso anno, giorno 16
dicembre, venne inaugurata la caserma considerata all’avanguardia.
L’allora inviato del Giornale di Sicilia presente il giorno dell’inaugurazione, scrisse al riguardo
“la costruzione costituisce quanto di più moderno e perfetto esista in materia non solo per la
disposizione dei locali, ma specialmente per la particolare cura che è stata posta per quanto
riguarda i servizi di igiene”.
Ieri come oggi, sul prospetto principale spiccano ancora l’originale stemma della Provincia che ne
sovvenzionò i lavori e, in caratteri cubitali, il nome del Brigadiere Remigio TARONI, al quale il 31
gennaio 1867 venne concessa con Regio Decreto, la Medaglia d’Argento al Valor Militare perché,
eroico Carabiniere, Comandante dell’allora Stazione di Santa Maria dell’Ogliastro (oggi
Bolognetta), trovò la sua morte durante la rivolta del “Sette e Mezzo”.
Nel corso degli anni la sede del Comando Compagnia di Corleone, è stata comandata dal 3
settembre 1949 al 21 giugno 1950, dal giovane Capitano Carlo Alberto DALLA CHIESA che, oltre
a dirigere le quotidiane operazioni di contrasto alla criminalità, si impegnò per scoprire i
responsabili di 74 omicidi ad opera di ignoti.
In particolare ebbe modo di occuparsi del rapimento del sindacalista Placido RIZZOTTO, rapito e
ucciso dalla mafia il 10 marzo 1948.
L’ufficiale con straordinario impegno personale, in un territorio difficile, nel quale i nuovi capi, al
seguito di Luciano LEGGIO, si muovevano per prendere il posto del vecchio bosso di Corleone,
Michele NAVARRA, riuscì a risolvere il caso del sequestro e dell’omicidio di RIZZOTTO.