
(AGENPARL) – sab 14 dicembre 2024 212a.2024
14 dicembre 2024
Comunicato stampa
Archeo A.l.p.s., approvato il progetto interregionale
sul turismo archeologico in ambiente montano
Tra i partner anche l’università di Verona con il coordinamento di Fabio Saggioro, docente del dipartimento di Culture e civiltà
Delineare un approccio condiviso ai beni archeologici per i territori alpini al fine di superare i confini amministrativi ed evidenziare la complessità dei fenomeni culturali del passato negli ambienti montani. È questo l’obiettivo del progetto interregionale “Archeo A.l.p.s.” che ha ricevuto un finanziamento complessivo di 1 milione e mezzo di euro.
L’iniziativa nasce da un partenariato articolato di cui fa parte anche l’università di Verona e costituito da Provincia di Sondrio, Regione Moesa, Fondazione Politecnico di Milano, Parco dello Stelvio, Museo Valle di Blenio, SUPSI (Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana), Ubc (Ufficio dei Beni Culturali), Università di Bergamo, Università di Verona, Comuni di Piuro, Castione Andevenno, Tresivio, Teglio, Caspoggio, Sondrio, i Comuni di Bregaglia, Roveredo, Regione Moesa. Consorzio per la promozione turistica della Valchiavenna, Associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro e Rsi Radiotelevisione Svizzera. Organizzazioni associate, ovvero partner esterni del progetto: Servizio archeologico dei Grigioni e Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese.
“Archeo.A.L.P.S.” ha, quindi, la finalità di promuovere e condividere una maggior conoscenza e nuove azioni di valorizzazione a scopi di mediazione scientifico-culturale e sviluppo turistico del patrimonio legato alle fortificazioni e alle vie di comunicazione nel periodo compreso fra la Tarda Antichità e il Tardo Medioevo nel territorio sudalpino identificabile con l’antica provincia retica dell’Impero Romano (vale a dire fra Alto Ticino, Grigioni, Valchiavenna, Val Bregaglia e Valtellina).
Per l’università di Verona il referente è Fabio Saggioro del dipartimento Culture e Civiltà che da anni coordina il progetto archeologico Piuro già vincitore di numerosi bandi competitivi a scala territoriale, nonché di due Prin. “Il nostro ateneo – spiega Saggioro – ha partecipato attivamente al gruppo di lavoro che ha steso il progetto e vedrà coinvolte anche le professoresse Ilenia Confente del dipartimento di Management e Emanuela Bullado del dipartimento di Culture e civiltà. Il gruppo di ricerca continuerà, quindi, a lavorare sul sito archeologico di Piuro, ma amplierà le indagini anche ad altri contesti alpini, lavorando con gli altri partners per lo sviluppo di un progetto di valorizzazione dei beni archeologici condiviso e sostenibile tra Italia e Svizzera. Nella prospettiva dell’evento Milano-Cortina 2026 – conclude il docente questo progetto mostra come l’ateneo veronese si muova coniugando i temi culturali, con quelli dello sviluppo economico, della ricaduta territoriale e della sostenibilità.