
“Sono andato a rintracciare il libretto sanitario di mio papà che era un operaio della Fiat. Il documento recita così: “carrozzeria Mirafiori, battilastra, porta 2.” Grazie a lui e, in generale, ai nostri padri e ai nostri nonni quelli erano i tempi dell’universalismo della prestazione sanitaria e della sanità pubblica. Conosco bene il mondo Fiat sia per ragioni famigliari, sono nato a Torino nel quartiere popolare di Borgo Vittoria, sia per essermi laureato proprio con una tesi su questo tema. L’indicazione della Fiat, purtroppo è sempre stata quella di socializzare le perdite e privatizzare i profitti. In quel modo i profitti erano per pochi, le perdite per tutti noi. ” Queste le parole di Marco Rizzo, intervenuto ad Atreju, alla tavola rotonda “Riaccendere i motori”. La via italiana dell’automotive- “Fiat-Stellantis gli italiani l’hanno pagata tre volte, bisognerebbe attuare l’articolo 42-43 della Costituzione che parla di esproprio e nazionalizzazione per industrie e monopoli di interesse generale, salvo indennizzo, ma l’indennizzo non ci sarebbe perché l’abbiamo pagata appunto tre volte. Ogni governo dovrebbe avere questo coraggio; questo ce l’avrà?”
Secondo il coordinatore nazionale di Democrazia Sovrana e Popolare non esiste “l’esigenza di una conversione green di cui fanno le spese le persone comuni e i lavoratori”. Per Marco Rizzo “il cambiamento climatico dipendente dall’uomo non esiste. E’ una balla enorme”. “Il mondo-spiega il leader di DSP- ha 4 miliardi e mezzo di anni, 300 milioni di anni fa, la Terra era ghiacciata, 50 milioni di anni fa, la Terra aveva 8 gradi più di ora di temperatura media. L’uomo è arrivato un milione di anni fa, quindi il cambiamento climatico è arrivato anche senza di lui. C’è l’inquinamento, che è un problema reale. Ma perché nessuno dice che il 70% dell’inquinamento lo fanno le prime cento multinazionali? Il green deal è una grande cazzata, ed è voluto principalmente da una sinistra che ha smarrito gli ideali del lavoro. La Schlein e Landini, non fanno politica contro Stellantis, da quando hanno comprato testate e giornali loro amici” ha concluso Rizzo.
