(AGENPARL) – mar 10 dicembre 2024 *Nino D’Angelo, una leggenda di Napoli celebrata dall’arte del pittore
Fernando Mangone al Palasele di Eboli*
*Il Vicepresidente della Fondazione Arte Mangone, Nicola Arpaia omaggia il
cantautore con due straordinarie tele: un simbolo della cultura e della
città di Napoli, tra Maradona e il suo stadio, consegnate prima del
concerto-evento: «Nino ci insegna la forza del radici, di non dimenticare
mai il punto di partenza per realizzare un grande sogno, fedeli a se
stessi, esprimendo la propria unicità, fuori dagli schemi e
controcorrente».*
*Il Pittore Mangone: «Nino incarna un sogno. È il sud del riscatto,
dell’arte, dell’emancipazione».*
Prima del concerto *“I miei meravigliosi anni ’80… e non solo!”* di *Nino
D’Angelo al Palasele* di Eboli, il *Vicepresidente della Fondazione Arte
Mangone, Nicola Arpaia*, ha consegnato al cantante due opere pittoriche
realizzate dal *Maestro Fernando Mangone*.
Le tele ritraggono *Nino D’Angelo in due momenti iconici*: uno accanto al *D10S
Diego Armando* Maradona e l’altro all’interno dello *Stadio Diego Armando
Maradona*, che lo ritrae in occasione del concerto, simbolo della passione
calcistica partenopea.
Un legame inscindibile tra arte e calcio. *Due storie che si intrecciano*:
quella di Nino D’Angelo, il ragazzo della Curva B che ha fatto cantare
tutta Napoli, ideatore di uno degli inni più riconosciuti del club azzurro.
E poi la storia di Mangone, pittore da sempre appassionato di calcio e che
ai grandi campioni dello Sport ha dedicato un’intera collezione.
Il *Vicepresidente della Fondazione FAM, Nicola Arpaia*, grande tifoso del
Napoli, racconta così l’incontro ricco di emozione:
«Celebriamo un grande talento del Sud. Consegniamo oggi due tele che
raccontano un pezzo di Napoli, in un legame indissolubile tra arte, musica
e sport. Nino D’Angelo è il simbolo di chi, nonostante lo straordinario
successo, ha mantenuto un rapporto autentico con il pubblico. È un’icona di
Napoli, un rivoluzionario degli anni ’80 che ha saputo trasformare la
musica in un motore di emancipazione sociale e culturale – sottolinea
Arpaia – Sabato e domenica scorsa, con un Palasele sold out per due date
consecutive, il pubblico si è illuminato di azzurro per lui, cantando
all’unisono nel gran finale: è stata una vibrazione indescrivibile,
fortissima e meravigliosa, di quelle che si sedimentano nella memoria
personale. I dipinti sono un tributo che celebra anche la profonda amicizia
tra Nino D’Angelo e Maradona. Il Maestro Mangone, non presente alla
consegna perché impegnato al Coni a Roma, attraverso queste opere, rende
omaggio a due uomini uniti dalla passione per Napoli e dal desiderio di
lasciare un segno indelebile nella storia. Come ha sottolineato lo stesso
Nino, durante il suo concerto, al suo alter ego degli anni ’80 proiettato
sul maxischermo: “Dal niente mi hai regalato il mondo”. Ringraziamo Nino
per averci accolto, ma soprattutto per il messaggio di speranza che porta
con sé: con impegno, dedizione e sacrificio si può far crescere il proprio
talento, anche partendo da una periferia o dal nulla, credendo in se stessi
ed esprimendo il potenziale dirompente del Sud».
Il *Maestro Fernando Mangone*, nel raccontare l’ispirazione dietro le sue
opere, ha sottolineato: «Nino D’Angelo è stato un rivoluzionario della
musica. *Incarna un sogno.* La sua voce e il suo stile hanno attraversato
quattro decenni, parlando a generazioni diverse. La sua carriera è un
viaggio che ancora oggi emoziona i giovani, che cantano i suoi successi con
orgoglio. Attraverso la sua arte, ha celebrato Napoli, il suo popolo, e
figure iconiche come Maradona. L’*Inno del Napoli*, che ha fatto cantare
intere tifoserie, è la dimostrazione del suo legame indissolubile con la
città e il calcio. Per me, queste tele rappresentano *l’unione perfetta tra
due anime partenopee che hanno fatto la storia: Nino D’Angelo e Diego
Armando Maradona*».
*A chiudere il cerchio emotivo, Nicola Arpaia ha aggiunto*: “È da brividi
percepire il calore del pubblico che canta a cappella su ogni canzone. Un
concerto incredibile, attraverso cui il cantautore ha portato sul palco
tutti i suoi più grandi successi. *La musica di Nino non è solo una colonna
sonora, è un pilastro di vita*. La sua “*Senza giacca e cravatta*” mi ha
insegnato ad essere autentico, a non dimenticare mai le origini. Per me e
per tanti, Nino D’Angelo rappresenta il romanticismo trasformato in arte.
Oggi, con oltre 40 anni di carriera, continua a ispirare generazioni, un
vero rivoluzionario della musica e un simbolo dell’anima napoletana.”
Il concerto-evento al Palasele di Eboli, sold out per due serate
consecutive, è stata un’ulteriore dimostrazione di quanto Nino D’Angelo sia
radicato nel cuore del suo pubblico, confermandosi un’icona senza tempo.
Ufficio Stampa
Nicola Arpaia
Trending
- IL COMUNE COMUNICA – giunta approva il protocollo di intesa tra Comune e Accademia del Cinema dei ragazzi di San Pio: progetti su legalità e cittadinanza attiva
- IL COMUNE COMUNICA – “Insieme nel 2025”: fimrata l’ordinanza sul Capodanno a Bari
- Auguri di Buone Feste 2024-2025-Musei nazionali di Lucca
- REGALO DI NATALE DELL’ASSOCIAZIONE ADESSO YOGA ASD, DONATO UN DEFIBRILLATORE PER LA COMUNITÀ DI TREIA
- Comunicato Stampa 2122/2024 Domani l’assessore Lanzarin a Feltre (BL) per l’inaugurazione del nuovo Ospedale di Comunità
- Comunicato Stampa 2121/2024 Conferenza stampa assessore Bottacin domani alle 11.30 al Genio Civile di Belluno. Il punto di un anno di attività nel Veneto e nel Bellunese
- +++ BOOM DI VISITE NEI MUSEI, OLTRE 6 MILIONI DI INGRESSI NEL 2024 E PREVISIONI RECORD PER FINE ANNO +++
- + AVVISO STAMPA + DOMANI, VENERDI’ 27 DICEMBRE, CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL TRICAPODANNO IN PIAZZA (SALA TRASPARENZA – ORE 12)
- Autonomie scolastiche, Paolini contro la Regione: «Ci colpiscono per motivi politici»
- Il mito delle carceri buone. Tra papi, ministri e radicali