(AGENPARL) – lun 09 dicembre 2024 Piano per le Economie della Notte: un nuovo approccio per conciliare attività economiche, sociali e culturali e qualità della vita
Parma, 9 dicembre 2024 – La Giunta ha espresso indirizzo favorevole per la realizzazione, in via sperimentale, di un “Piano per le Economie della Notte”, al fine di garantire la convivenza tra le diverse attività economiche, sociali e culturali notturne, la sicurezza pubblica e il diritto al riposo dei cittadini. Per le attività di progettazione e sviluppo del Piano sono stati stanziati 30 mila euro.
Il “Piano per le Economie della Notte” sarà sviluppato attraverso un percorso di analisi del contesto urbano e il coinvolgimento attivo delle realtà cittadine interessate, comprese le associazioni di categoria, gli operatori economici, le forze dell’ordine e i servizi di supporto sociale e sanitario. Tale approccio integrato e interdisciplinare mira a garantire la sicurezza, il lavoro e la qualità della vita in orario notturno, creando le condizioni per uno sviluppo economico equilibrato e sostenibile.
“Il progetto prende le mosse dalla consapevolezza che la città è un organismo vivo e in movimento nell’arco di tutte le 24 ore, con esigenze e opportunità che si manifestano anche nelle ore notturne” commenta Chiara Vernizzi, Assessora alla Rigenerazione Urbana. “Con questo progetto miriamo a definire una strategia di gestione della vita notturna, promuovendo una città più inclusiva, sicura e dinamica, capace di valorizzare le opportunità economiche e sociali, sempre nella tutela della qualità della vita e il benessere dei residenti”.
Il “Piano per le Economie della Notte” si inserisce in una prospettiva già delineata nelle linee programmatiche di mandato che prevedono la creazione di una progettualità dedicata alla gestione della vita notturna. Il Comune di Parma si unisce a un percorso già intrapreso da altre città italiane e europee, che si sono dotate di piani e strumenti dedicati all’economia della notte. L’Amministrazione intende trarre ispirazione dalle migliori pratiche nazionali e internazionali, ovviamente adattando il modello al contesto e alle specificità locali.
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